Di Roberto Assaggioli. Questo Raggio è il più arduo a comprendere. In realtà la vera natura, l’intima essenza della Volontà resta per l’uomo un mistero. È la qualità più alta, la nota stessa dello Spirito, è l’arcano potere che ha messo in moto l’immensa ruota evolutiva per attuare un suo ascoso proposito, e che riassorbirà tutto in sé, quando tale proposito sarà stato realizzato.
Esso in realtà non è nella manifestazione, non si evolve. È ciò che determina, sorregge e guida l’intera evoluzione. Si può chiamarlo l’elemento trascendente in ogni ciclo, in ogni grado di manifestazione, in ogni essere. Per l’uomo spiritualmente sviluppato, che cioè ha risvegliato la propria coscienza Egoica, il Trascendente è rappresentato dalla Monade, dal “Padre nei Cieli”, dalla Scintilla Divina.
La coscienza dell’uomo ordinario è ancora limitata ai tre mondi della Personalità: fisico, emotivo e mentale, e il Trascendente è rappresentato dall’Ego, l’Anima, che in lui costituisce la Volontà animatrice che lo ha creato, lo sospinge e lo riassorbe in sé.
[Perché ci occupiamo dei sette raggi? Il Sentiero è una via contemplativa, non esoterica, tantomeno a prevalenza cognitiva. A noi sembra che i sette raggi non siano altro che gli archetipi permanenti di cui parla il Cerchio Ifior, dall’insegnamento del quale abbiamo attinto per dare forma al nostro paradigma.
Alcune conoscenze esoteriche sono per noi un modo per interpretare il reale, ma la nostra via è profondamente unitaria, focalizzata sul sentire e tesa a cogliere e a vivere l’Essenza del Reale attraverso la contemplazione.]
Per quanto sfugga l’intima essenza di questo Volere, possiamo però dire che esso si rivela a noi. Esso è il Proposito centrale che anima, mantiene, sospinge un essere verso una data meta, verso una realizzazione superiore.
[…] Il primo raggio può essere considerato sotto due aspetti contrapposti: quello di Creatore e quello di Distruttore delle forme, qualora abbiano compiuto la loro funzione.
Sua legge è la Legge delle Sintesi. Suo metodo è quello dell’astrazione occulta. Esso tende cioè ad astrarre da ogni forma lo Spirito, e a fondere queste essenze particolari in una sintesi unica, a riassorbirle, con tutto l’arricchimento di potere e di coscienza dato loro dall’esperienza evolutiva nella loro origine cosmica.
Una delle sue funzioni nella manifestazione è anche quello della Giustizia, e in ciò è connesso strettamente con la Legge Karmica e con le schiere di Esseri che ne sono i Ministri […].
Esso è sotto questo aspetto il Fuoco Distruttore e Purificatore. Ne possiamo dedurre che le qualità umane che sono l’espressione del Principio rappresentato dal Primo Raggio nei piani dell’Ego e della Personalità sono:
– la Volontà, quale intesa ordinariamente nel suo senso più concreto e umano.
– la Fermezza, la decisione, la concentrazione, il proposito di attuare un dato scopo, di raggiungere una data meta, senza badare ad altre considerazioni.
– l’Energia, lo spirito combattivo, il senso di giustizia.
Sono doti essenzialmente virili, che formano degli eroi in ogni campo, ma che, come ogni altra qualità, hanno i loro eccessi e le loro degenerazioni, cioè: durezza, crudeltà, ristrettezza, isolamento egoistico, spirito di distruzione, prepotenza, brama di autorità, autoaffermazione personale.
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Rileggero’ questo brano. Ero interessata a comprendere meglio il tema dei 7 raggi, anche se ancora mi sembrano distanti dal nostro paradigma.