Il Cristo secondo il Cerchio Firenze 77/44: rivoluzionario

I profeti e gli illuminati della Bibbia insegnavano ad avere paura di Dio. Cristo ha mostrato l’Amore Divino ed ha insegnato a chiamarlo “Padre”.

Quel Cristo che oggi non avrebbe paura a barattare la Chiesa che porta il suo nome per aiutare una creatura, anche allora non ebbe timore a superare le decrepite concezioni che avevano fatto il loro tempo. Kempis, 31 maggio 1959

Il Cristo mosse l’umanità da una stasi, non già ripetendo ciò che allora si sapeva, ma portando cose nuove; Egli fu per i suoi tempi una sorta di rivoluzionario, ma grazie a ciò che disse fu possibile all’umanità di allora avere un progresso. Dali, 31 maggio 1959

Giacché per credere nella Realtà, giacché per contemplare la Realtà, non è necessario seguire una scuola iniziatica unicamente mistica; non è più necessario allontanarsi dal mondo ma, anzi, è nel mondo che la si deve trovare perché il Regno del Messia, il ritorno del Cristo è in atto fra gli uomini, ed è lì che il Cristo tornerà, ed è lì che il Cristo va trovato. Dali, 31 maggio 1959

I più grandi nemici dell’umanità sono i rivoluzionari perché con le loro azioni, e anche meno, con i loro discorsi, con le loro idee, turbano la tranquillità degli ambienti, dei benpensanti, di coloro insomma che cominciano ad adagiarsi su posizioni acquisite e che danno una certa tranquillità.

Ebbene lo stesso Cristo fu un rivoluzionario e seguendo questo paradosso potremmo dire che Egli fu il peggiore malfattore dell’umanità, perché cominciò con l’istillare nuove idee di quelle che i suoi contemporanei avevano già acquisito, adattato ai propri modi di vivere, ai propri egoismi, ai propri tornaconti.

Instillando nuove idee turbò la tranquillità di tante creature, non solo, ma addirittura molti che non lo compresero diventarono “gli illusi”, e più il tempo passava più gli illusi crescevano, più le Sue idee erano male interpretate, fino a che non si eressero dei roghi per bruciare chi si pensava andasse contro quello che ciascuno credeva essere la Verità portata dal Cristo, o chi, più platealmente, era contro gli interessi di una qualche parte.

Quindi se il Cristo non fosse stato il Figlio di Dio, indubbiamente da questo punto di vista sarebbe stato il più grande malfattore dell’umanità. Che Giuda, che Bruto, che Cassio! Impallidiscono le stragi delle guerre in confronto alle notti di S. Bartolomeo e a tutti i roghi dell’inquisizione che nel nome di Cristo si sono eretti! Eppure – ermeticità del vero – il Cristo è considerato il Maestro per eccellenza, il Signore della Terra. Chi ci capisce qualcosa, indubbiamente è bravo. Kempis, 31 maggio 1959

Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo

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