[…] Mi è doloroso dire questo per voi poiché per avere abbracciato la vostra religione siete affezionati ai vostri Vangeli, ma purtroppo ben poco oggi rimane di quello che effettivamente fu scritto.
E le cose autentiche voi le potete facilmente riconoscere per la loro bellezza e la loro profondità. Altre volte vi abbiamo detto che, ad esempio, del Vangelo di Matteo, autentico è il “Sermone sul monte”, benché non sia completo.
I Vangeli non sono stati, per lo meno come voi li conoscete, scritti da nessuno che abbia direttamente ascoltato il Cristo, neppure quello di Giovanni. Pietro scrisse un Vangelo, ma è andato completamente, o quasi, perduto. Dali, 11 gennaio 1959
Vi ha colpito in particolar modo il ritrovamento di certe pergamene o certi scritti attribuiti al Cristo. Dobbiamo dire che, come è facile comprendere, alcune cose vennero, in seguito e senza cattiva fede, aggiunte a quelle che lo stesso Cristo disse, da coloro che attraverso alla tradizione orale facevano conoscere ai neofiti del Cristianesimo la dottrina del Cristo. Così, coloro che vollero riassumere e fissare, come si direbbe oggi, nero su bianco, senza saperlo e senza cattiva fede, scrivendo, tramandarono cose che erano in effetti leggende e non erano mai appartenute alla realtà del Cristo. Dali, 22 marzo 1959
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Esempio chiaro e lampante, sempre per rimanere in argomento, è la famosa nascita virginea. Come altre volte abbiamo spiegato in modo più particolareggiato, man mano che il Cristianesimo andava prendendo vigore, si diffondeva, a opera di chi in queste storie si sentiva a suo agio per le precedenti convinzioni, l’idea che Cristo fosse nato dal connubio di una mortale con Dio. Sino a che l’intera storia diventò così importante e così condivisa che si sentì il bisogno di inserirla in alcuni Vangeli.
Con ciò però non vogliamo fare come la religione cattolica cristiana, la quale nega il valore di ogni eventuale ritrovamento che riguardi il Vangelo di Cristo. Vi sono ancora dei passi che verranno alla luce nei prossimi anni, che sono bellissimi e di una profondità degna del Grande Maestro. Al momento opportuno ne riparleremo più diffusamente. Dali, 22 marzo 1959
Fonte: raccolta di brani sul Cristo del Cerchio Firenze 77 | Tutti i post del ciclo
Grazie