Ci sono passi che puoi fare solo se l’altro ti accompagna, ce ne sono altri che ti attendono rigorosamente solo.
L’unificazione interiore fondata sul perdere, ha necessità di un ritmo presenza/assenza dell’altro: egli viene come lo scalpello sulla pietra, poi questa riposa da sola e, nella rarefazione degli stimoli, comprende.
- → Contemplare il paradigma del Cerchio Firenze 77:
non un commento ma delle contemplazioni attorno ai fondamenti dell’Essere e del divenire. - Eremo dal silenzio, tutti i post dei siti
- Contemplazione quotidiana
- Le basi del Sentiero contemplativo
- Un nuovo monachesimo per i senza religione del terzo millennio
- Libro: ‘Il Sentiero contemplativo a dorso di somaro’
- Libro gratuito in PDF: ‘Come la coscienza genera la realtà personale‘
Capire quando colpire e quando fermarsi è affinare il capire l’altro. Un esercizio senza fine, un processo di ampliamento del Sentire e Amore che sorge.
È così, ogni pietra la sua durezza, il suo scalpello, la sua reazione.
Immagine molto pregnante quella che hai dato di eremo e cenobio.
Necessità di poca esposizione, e di molta solitudine.