Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. La freccia del tempo. È possibile un ‘incarnazione successiva che si svolga in un periodo storico precedente a quello dell’ultima incarnazione?
No. C’è questo discorso della freccia del tempo, che è un discorso un po’ complesso. Ci si domanda, cioè, come mai c’è sempre, nell’andamento delle incarnazioni, un progredire secondo la cronologia, secondo il calendario dell’uomo; sempre in quel senso e mai indietro. È vero; non c’è mai un tornare indietro, non solo nel senso di evoluzione, ma proprio inteso come tornare ad un’epoca storica anteriore a quella nella quale ultimamente si è vissuti, e questo discorso è legato alla successione logica del sentire. È proprio da li che deriva questa modalità.
Si potrebbe credere, in un primo momento, che questo procedere secondo il calendario dipenda dal fatto che, siccome bene o male le civiltà a cui appartengono gli individui evolvono proprio perché evolve l’individuo, allora chi ha avuto un’esperienza in un ambiente di una certa levatura, diciamo di media evoluzione, non può tornare indietro nel tempo perché troverebbe un ambiente meno evoluto, e quindi sarebbe più difficile per lui avere le esperienze necessarie, perché dovrebbe trovare un ambiente adatto alla sua evoluzione, la quale richiede ovviamente un ambiente sempre più evoluto, e questo ambiente più evoluto lo si dovrebbe trovare andando avanti nel tempo, e sempre nell’ambito di una razza.
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Questo non è esatto. Se andiamo a vedere quello che era l’ambiente medio della Spagna in un determinato periodo storico, all’epoca della scoperta dell’America, vediamo che aveva una certa evoluzione. Però l’ambiente delle civiltà che l’invasione spagnola in America ha distrutto aveva un’evoluzione maggiore, eppure erano individui appartenenti alla stessa razza, anche se a sottorazze diverse. Insomma, anche se si andasse a ritroso nel tempo e pur rimanendo nell’ambito della stessa razza, si potrebbe comunque trovare un ambiente più evoluto. Quindi la necessità dell’ambiente di evoluzione adatta potrebbe essere soddisfatta non solo in avanti nel tempo, ma anche in epoche antecedenti, scorrendo all’indietro.
Quello che non può scorrere all’indietro è la successione logica del sentire, perché il senso del tempo non viene dal calendario astronomico, ma viene proprio dalla successione logica del sentire, che ha quel senso unico, di ampliamento, e quel senso rimane.
Molto interessante, grazie.
Post chiaro.