Dōgen: “Principi dello zazen”, comparazione scritti 6 (zen12)

Fonte: capitolo “Documenti” (parte sesta) del MANUALE DI MEDITAZIONE ZEN, di Carl Bielefeldt. Berkeley e Los Angeles: University of California Press, 1989. Pp. 259.
Con l’integrazione della traduzione del Fukanzazengi della Stella del mattino, di A. Tollini, di Nishijiama e Cross.

Confronto tra la versione Tenpuku (1233, ndr) del Fukan zazen gi (FKZZG [1]) con le seguenti:
A. CYCK: Ch’an-yüan ch’ing-kuei Tso-ch’an i di Tsung-tse (1103, ndr)
C. FKZZG (2): Koroku Fukan zazen gi (1243, ndr)
D. SBGZ: Shobo genzo zazen gi
E. BDH: Bendo ho, sezione “zazen ho”.

Corsivo (riportato qui dal curatore solo nei casi più rilevanti):
in FKZZG, passaggi non comuni a (1) e (2)
in altri testi, passaggi non comuni a FKZZG

Il grassetto è sempre del curatore e sta a indicare passaggi rilevanti o cambiamenti sostanziali: argomenti che verranno affrontati nei commenti che seguiranno.

Cyck
Successivamente, posiziona la mano destra sul piede sinistro e la mano sinistra sul palmo destro. Premi le punte dei pollici insieme. Solleva lentamente il busto e allungalo in avanti. Oscilla a sinistra e a destra; poi raddrizza il corpo e siediti dritto. Non inclinarti né a sinistra né a destra, né in avanti né indietro.

Fkzzg (1)
Allenta la tua veste e la cintura, e sistemale correttamente. Poi, posiziona la mano destra sul piede sinistro e la mano sinistra sul palmo destro. Premi le punte dei pollici insieme. Successivamente, raddrizza il corpo e siediti dritto. Non inclinarti a sinistra o a destra, né in avanti né indietro.

Fkzzg (2)
Allenta la tua veste e la cintura, e sistemale correttamente. Poi, metti la mano destra sul piede sinistro e la mano sinistra sul palmo della mano destra. Premi le punte dei tuoi pollici insieme. Successivamente, raddrizza il corpo e siediti dritto. Non inclinarti a sinistra o a destra, né in avanti né indietro.

Sbgz
Allenta la veste e la biancheria intima e sistemale correttamente. Posiziona la mano destra sul piede sinistro e la mano sinistra sulla mano destra. Unisci le punte dei pollici. Con le mani in questa posizione, posizionale contro il tuo corpo, in modo che le punte dei pollici uniti siano allineate con l’ombelico. Raddrizza il corpo e siediti dritto. Non inclinarti a sinistra o a destra, né in avanti né indietro.

Bdh
Successivamente, posiziona la mano destra sul piede sinistro e la mano sinistra sul palmo destro. Premi le punte dei pollici insieme. Raddrizza il corpo e siediti dritto: allinea la sommità della testa con la colonna vertebrale, in modo da essere eretto e dritto. Non inclinarti a sinistra o a destra, né in avanti o indietro.

[Pubblichiamo alcuni materiali relativi alla zen, alle sue origini e al suo sviluppo nella convinzione che molto si possa indagare non mossi da una intenzionalità speculativa e intellettuale, ma dall’esigenza di chiarire i cardini fondamentali del pensiero di Dōgen – e dello zen classico – quali, tra gli altri, l’equiparazione tra pratica e illuminazione o il senso stesso di pratica e tanto più quello di illuminazione. Cardini non secondari per la vita e l’esperienza di un contemplativo che a ogni istante del suo esistere si confronta con questi temi e dunque si interroga e propone la sua interrogazione.
Dopo la pubblicazione di alcuni materiali che preparino il terreno e illuminino su una complessità mai esaurita, affronterò questi temi:
1. La realtà che definiamo Essere, o natura autentica.
2. Cosa si intende per illuminazione nel Sentiero e l’irrealtà dell’illuminazione istantanea.
3. Cosa si intende per pratica e l’azzardato e relativo parallelo tra pratica e illuminazione.
4. La demitizzazione della nozione di pratica e di illuminazione e la reale tensione tra divenire ed Essere.
5. Formazione e contemplazione in una via spirituale nel XXI secolo. Qui la raccolta dei post]

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