Via della conoscenza: la forma uomo e la forma animale 11

Partecipante: Che cos’è che unisce noi esseri umani a tutti gli altri esseri viventi?

Fonte: Via della conoscenza, comunicazioni fondanti riviste e aggiornate nel 2024.

Una voce: Che differenza passa fra voi e un animale? Alcuna differenza, ma proprio alcuna. Nel porre questa domanda, si ha già in mente una qualche differenza, altrimenti questa domanda non si presenterebbe. Nel presumere una qualche differenza si è nel mondo duale, cioè si è dentro una visione dualistica che separa sé da ciò che è altro.

Questo non vuol dire che nella vita quotidiana si debba agire non tenendo presente alcuna differenza, cioè trattare un cane come trattate vostro figlio, che sono esseri con esigenze e caratteristiche diverse.Ma al di là delle differenze che esistono tra una forma e un’altra forma, nella via della Conoscenza è necessario affermare che le forme sono soltanto superficie e che ciò che è sostanza è oltre le forme.

Quindi, questa domanda sorge da chi sopravvaluta il ruolo e il compito di certi esseri non umani, anche se spesso l’uomo ha un atteggiamento di sufficienza nei loro confronti, pensando che, una volta scomparsi, non contino più niente, mentre si dice che l’uomo conta, perché fa un percorso nel cosiddetto aldilà. Questo è solo il modo che ha la forma uomo di recitarsi la sua presunta centralità nel creato, raccontandosi anche che tutto il resto “dovrebbe servirgli” e pertanto lo sottomette a sé.

Questo dimostra che nell’ambito nella sua struttura mentale, l’uomo primeggia e che la cultura, comunemente diffusa fra di voi, afferma la priorità della razionalità umana rispetto a quegli esseri ai quali non attribuite pensieri consapevoli. È possibile quindi dire che, dal punto di vista umano, la differenza fra voi e l’animale è il pensiero riflessivo. Però noi vi abbiamo anche detto che l’origine di tutte le gabbie che imprigionano l’uomo sta proprio nella costruzione di una mente strutturata e nel come utilizzate il pensiero. Prova ne è che l’uomo, comparandosi con l’animale – cioè pensiero riflessivo rispetto a istintualità – si crea col pensiero l’idea di essere più avanzato, impedendosi di vedere che, nel comparare, ognuno applica una distinzione, una separazione e soprattutto l’idea di poter primeggiare rispetto agli altri esseri.

E vi nascondete anche che tutto ciò che vi attornia vi compenetra, che tutto ciò che vi attornia vi sostanzia e che tutto ciò che vi attornia vi rende quello che siete a vostra insaputa. Voi respirate, vi nutrire, vi servite ed elaborate ciò che è stato prodotto da altri esseri che non sono umani; e non potreste vivere senza fare questo. Quindi, tutto ciò che considerate essere sottomesso a voi è semplicemente parte integrante di voi, perché tutto ciò che vi è attorno non è diverso da voi, essendo voi parte di tutto ciò che vi sta attorno e influenzandovi reciprocamente.

Ad esempio, il modo con cui voi maltrattate e inquinate le acque incide sugli esseri che stanno attorno a voi, così come incide il modo con cui alterate gli equilibri del pianeta, oltretutto non considerando che il modo con cui gli altri esseri subiscono tutto questo ritorna a voi in una continua circolarità che non pone nessuno al centro; è soltanto il modo con cui utilizzate la mente a porvi al centro. Non esiste alcuna “grande evoluzione” che parte dal sasso, per proseguire nella pianta e poi nell’animale e poi nell’uomo, ultimo gradino dell’evoluzione. Concetto illusorio che mistifica la realtà. Questa idea pone l’uomo al centro di un processo evolutivo, nel quale viene prefigurato un dopo, cioè un ultimo passo dove lui solo“può arrivare”.Questa è una delle tante gabbie create dall’uso che fate del pensiero e che porta l’uomo a mistificare la realtà.
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Kita-lu

Essere soffio di vento…si avverte disagio in queste parole. L’umano ha la pretesa di comprendere.

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