PARTE III. Tutto è nell’Assoluto. Un quadro, prima ancora che sulla tela, esiste molto spesso nella mente dell’artista, del pittore. Eppure il pittore lo immagina in funzione di ciò che può realizzarsi, e immagina un quadro con ciò che ha a disposizione.
Fonte: Conseguenze logiche del concetto di Eterno Presente, dal libro: Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, ed. Mediterranee.
Nei brani dei testi che sono sottoposti ad analisi, il grassetto di termini e frasi riguarda parole chiave e concetti cardine da sottoporre alla contemplazione secondo il sentire del curatore; ogni lettore, chiaramente, può sentire in modo differente.
Il commento di uma non vuole spiegare il testo di Kempis e del Cerchio Firenze 77, sono semplici contemplazioni sviluppate a partire da un impulso presente nel testo.
Se voi pensaste a una materia e il vostro pensiero fosse cosi intenso da renderla concreta, cioè da materializzarla, e pensaste anche a certe leggi le quali producessero la cristallizzazione di quella materia, ebbene la materia si cristallizzerebbe, voi avreste creato un mondo e le leggi secondo le quali questo mondo prenderebbe una forma. La successione della cristallizzazione avverrebbe in funzione delle leggi che voi stessi avreste stabilite. Ma ciò non avrebbe importanza: nell’intimo vostro, nel vostro pensiero, tutto sarebbe egualmente presente e pensato nello stesso istante; sia la costituzione della materia, che il ciclo secondo il quale questa materia giungerebbe a una cristallizzazione.
[→uma] L’ambiente fisico, astrale, mentale di ciascuno è popolato dei suoi personali oggetti, emozioni, pensieri; ciascuno estrae, sentendo, dalla materia indifferenziata ciò che va a costituire il suo ambiente sui vari piani.
Così come ogni casa è diversa, ogni ambiente astrale sul piano astrale è diverso e così sul piano mentale, è diverso perché nessuno ha le stesse emozioni o gli stessi affetti di altri, né ha gli stessi pensieri o dinamiche di pensiero.
Il contemplativo relativizza la propria identificazione con i vari ambienti e contempla gli “oggetti” di cui sono popolati: il suo tempo è essenzialmente trascorso nell’attività di osservare, ascoltare, contemplare.
Ciò che opera, prova, pensa è sottoposto a lucida osservazione e anche a comparazione. Con cosa?
Non con il modello proposto dagli archetipi transitori condivisi con gli altri umani, ma con il dettato e il Disegno della Vibrazione Prima. Il contemplativo osserva, sente e corregge senza fine la sua “postura”.
Sentire e correggere accadono senza particolare intervento della volontà: è naturale correggere là dove viene sentito non allineamento.
È naturale sentire come è naturale respirare, non costa fatica. È naturale, implicito al vivere correggere l’allineamento al Disegno, impossibile essere disallineati, non concepibile, non praticabile se non per parentesi effimere, tutto conduce alla consapevolezza dell’allineamento e al suo assestamento. Gli smarrimenti si possono intervallare agli allineamenti perché a essi sono funzionali: il momento dello smarrimento è anche il momento che con più forza chiama all’allineamento. È una danza propria al divenire ma non c’è confusione, né ambiguità, tra il valore dell’effimero e quello dell’Essenziale. [/uma]
Nell’Eterno Presente tutto è presente in un medesimo istante eterno. Ciò che questo Eterno Presente origina per sua stessa natura, ha invece un ciclo di nascita e di morte; ma questa nascita e questa morte, e tutto ciò che è compreso da questa nascita a questa morte, è egualmente presente nello stesso istante nell’Eterno Presente e quivi è perciò immutabile. Pur tuttavia non può non esistere questo ciclo di nascita e di morte, perché se non esistesse non vi sarebbe l’Eterno Presente. Questo ciclo di nascita e di morte non è che la conseguenza logica, e non temporale, dell’Eterno Presente.
- → Contemplare il paradigma del Cerchio Firenze 77:
non un commento ma delle contemplazioni attorno ai fondamenti dell’Essere e del divenire. - Eremo dal silenzio, tutti i post dei siti
- Contemplazione quotidiana
- Le basi del Sentiero contemplativo
- Un nuovo monachesimo per i senza religione del terzo millennio
- Libro: ‘Il Sentiero contemplativo a dorso di somaro’
- Libro gratuito in PDF: ‘Come la coscienza genera la realtà personale‘
Dove la parola è legata ad una esperienza è più semplice comprendere. Poi c’è fiducia che man mano, ciò che oggi sembra offuscato, si chiarisca.
Post da ruminare … più semplice la parte dove si sottolinea come tutti protendano alla VP e che il cammino di consapevolezza non è esclusiva di pochi.
” …il momento dello smarrimento è anche il momento che con più forza chiama all’allineamento.”
Proprio allora è importante affidarsi, lasciando che la direzione emerga dal sentire.
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