Iniziamo una riflessione sull’esperienza interiore dello scoprirsi monaco; lo faremo utilizzando perlopiù chiavi di meditazione.
Il monaco è l’archetipo di colui che cerca l’unità: questo egli pone al centro della sua vita, a questo rivolge la sua consapevolezza qualunque sia la sua occupazione.
Il senso della vita e dell’esistere; la relazione con l’altro e con l’esistente; la conoscenza di sé, frammento e indissolubile aspetto dell’unità.
Non è l’appartenenza ad una fede religiosa che stabilisce il monaco, né lo sono le sue scelte, promesse, voti: questi sono solo strumenti, chiavi di accesso a volte funzionali, altre pura zavorra.
Il monaco non è nemmeno colui che cerca, è colui che risiede nella dinamiche dell’esistere e dell’essere, con tutte le contraddizioni e le fatiche che questo risiedere porta con sé.