Cerchio Firenze 77, La solitudine profonda, un passaggio ineludibile

Sì, l’uomo ha bisogno di illudersi, di perseguire uno scopo, di raggiungere una meta: e sempre questa meta è egoistica, sempre conduce ad un interesse personale.
Anche coloro che seguono apparentemente una scuola spirituale, una filosofia che possa o pretenda liberarli dalla schiavitù dei sensi, che possa o pretenda fare di loro degli uomini liberi, in effetti si illudono, seguono l’espansione del loro io.

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1 commento su “Cerchio Firenze 77, La solitudine profonda, un passaggio ineludibile”

  1. Comprendo, ho intravisto questa solitudine, fa malissimo. Credo che illudersi, perseguire una meta, stare nell’umano siano funzionali al plasmarsi dei corpi. E’ illudendomi, cadendo, rialzandomi, ri-illudendomi che ho via via compreso. Si lascia che l’ego giochi l’illusione finchè ne ha voglia, finchè ne ha bisogno e si va avanti.

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