Accettazione e gratificazione

d-30x30Accettazione. Dizionario del Cerchio Ifior

Molta della sofferenza interiore dell’uomo nasce dall’incapacità di accettare se stesso, con i propri pregi ma anche, e soprattutto, con i propri difetti.
Riuscire a riconoscere e accettare le proprie caratteristiche è un primo punto di passaggio indispensabile per potersi osservare con sincerità e, di conseguenza, per provare a diventare migliori di quelli che si è.
Accettare gli altri ha la stessa importanza dell’accettare se stessi: se non si accettano gli altri per quello che sono, si finisce col volere a tutti i costi farli cambiare per renderli più aderenti a quello che si ritiene il modo in cui dovrebbero essere, spesso pretendendo cambiamenti che l’altro non è ancora in grado di accettare e di mettere in atto.
Questo porta, inevitabilmente, a far nascere conflitti, contrasti, incomprensioni, rancori, delusioni e, quando magari non si sa più cosa fare, indifferenza e allontanamento.
Per evitare tutto questo – ci suggeriscono le Guide – è necessario saper accettare anche le parti degli altri che non ci gratificano; ma questo non significa subirle passivamente, bensì condividere le proprie idee con l’altro e collaborare per trovare, assieme, quegli adeguamenti che sono necessari per rendere intimamente fertile qualsiasi rapporto d’amore.

Dal volume del Cerchio Ifior, Dall’Uno all’Uno, Volume secondo, parte prima, pag.18. Edizione privata

Indice del Dizionario del Cerchio Ifior