Accettazione. Dizionario del Cerchio Ifior
Molta della sofferenza interiore dell’uomo nasce dall’incapacità di accettare se stesso, con i propri pregi ma anche, e soprattutto, con i propri difetti.
Riuscire a riconoscere e accettare le proprie caratteristiche è un primo punto di passaggio indispensabile per potersi osservare con sincerità e, di conseguenza, per provare a diventare migliori di quelli che si è.
Accettare gli altri ha la stessa importanza dell’accettare se stessi: se non si accettano gli altri per quello che sono, si finisce col volere a tutti i costi farli cambiare per renderli più aderenti a quello che si ritiene il modo in cui dovrebbero essere, spesso pretendendo cambiamenti che l’altro non è ancora in grado di accettare e di mettere in atto.
Questo porta, inevitabilmente, a far nascere conflitti, contrasti, incomprensioni, rancori, delusioni e, quando magari non si sa più cosa fare, indifferenza e allontanamento.
Per evitare tutto questo – ci suggeriscono le Guide – è necessario saper accettare anche le parti degli altri che non ci gratificano; ma questo non significa subirle passivamente, bensì condividere le proprie idee con l’altro e collaborare per trovare, assieme, quegli adeguamenti che sono necessari per rendere intimamente fertile qualsiasi rapporto d’amore.
Dal volume del Cerchio Ifior, Dall’Uno all’Uno, Volume secondo, parte prima, pag.18. Edizione privata