[Sommario IA] La mente umana, come strutturata, crea un “io” separato e illusorio, impedendo la percezione della quiete interiore e dei sussurri della vita.
La mente è utile nel quotidiano, ma dannosa per la crescita interiore, poiché focalizzata sull’accumulo di concetti e sul rafforzamento dell’identità individuale, limitando l’orizzonte.
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Vivere il presente: distruzione e ricostruzione di una ovvietà
“Vivi il presente” è la raccomandazione presente ovunque. L’abbiamo proposta anche noi, tante volte in passato: non il futuro, non il passato, l’adesso.
Il Cristo del Cerchio Firenze 77/91: il karma degli ebrei
D – Gli Apostoli hanno veramente detto dei Giudei quello che risulta nei Vangeli, dando la colpa di tutto ai Giudei?
Contemplazione quotidiana 3
41. Per il contemplante la questione del “chi sono?” è inesistente. “Quale sentire affluisce ora?”, questo è invece reale ma non è una interrogazione, è il frutto di uno stupore quando è travolto dall’onda di piena. [19.1.25]
40. Il mito del gratuito (senza compenso richiesto) è anche il mito della centralità di sé, del “ho diritto”. È un mito che attraversa la cultura digitale quanto l’ambito spirituale e sembra incontestabile: ovunque viene proposto come valore alto, nobile.
Esiste qualcosa di oggettivo nel mondo della percezione? [CF77-Fr24]
[Sommario AI] La percezione umana coglie solo l’apparenza delle cose, non la loro realtà intrinseca, accessibile solo tramite l’identificazione completa con l’oggetto (“piano akasico”).
Dōgen, Busshō: commento (1) di Jiso Forzani a Bussho 4 [busshō4.3]
Saremmo tentati di sorvolare su questa frase: «Aspirare a conoscere la vera forma della natura autentica, in verità è osservare la relazione del tempo reale. Quando il tempo viene, la natura autentica si fa presente».
Che cos’è la mente per la Via della conoscenza? 1
[Sommario IA] La mente, per la Via della Conoscenza, non è solo intelletto, ma il processo tramite cui le capacità razionali vengono distorte da un egocentrismo che pone “l’io” al centro del mondo.
L’educazione promuove una visione dualistica, generando paura dell’alterità e del diverso, spingendo l’individuo a trasformare il non-noto in noto per sentirsi sicuro.
Contemplazione quotidiana 2
35. Nessuno è quello che mostra né quello che crede di essere: lo sguardo contemplativo, la focalizzazione sul sentire ci portano a comprendere l’illusorietà di ogni manifestazione.