[Sommario AI] La comunicazione tra individui, anche se basata sull’apparenza e non sulla realtà, possiede una sua verità, pur essendo soggettivamente interpretata.
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L’intenzione e il suo sorgere nella coscienza 6
Ciascuno di noi ha una visione antropomorfica e piuttosto infantile della complessa struttura umana e cosmica, ovunque proiettiamo l’immagine di noi, l’illusoria immagine che stiamo percependo e concependo, perché naturalmente percepiamo ciò che concepiamo.
Dōgen, Busshō: vuoto di divenire illusorio 6 [busshō6.1]
Il quinto Patriarca dice: «Perché la natura autentica è vuoto, perciò è detta niente».
Indica con evidenza che vuoto non vuol dire assenza.
L’intenzione e l’ambiente mentale che crea 5
Nei post precedenti abbiamo visto come l’intenzione crea l’ambiente fisico e l’ambiente astrale: per essere coerenti con la realtà avremmo dovuto trattare quei due argomenti per ultimi, perché gli ultimi sono a crearsi nella sequenza logica, ma li abbiamo esposti per primi per facilitare un approccio concreto al tema ed evitare di partire da un argomento nebuloso come l’intenzione a livello akasico.
Contemplazione quotidiana 5
57. Sentire dall’interno delle situazioni è una peculiarità del sentire. La percezione avviene tra due entità separate, il sentire supera ogni separazione e sente nella fusione. Se questo sentire dall’interno affluisse alla consapevolezza dell’incarnato non credo sarebbe sopportabile, questa è la ragione per cui sono limitate le situazioni in cui sentiamo senza separazione alcuna.
Via della conoscenza: la paura di perdere gli oggetti psichici 4.1
[Sommario IA] “Oggetto psichico”: meccanismo mentale che blocca il nuovo, interpretandolo attraverso il passato, creando standard basati su giudizi e pregiudizi.
La memoria agisce automaticamente, governando l’approccio alla vita, rendendo inutili gli sforzi per difendere punti di riferimento solidi di fronte all’imprevedibilità.
Una pratica basata unicamente sulla verità della buddità (zen4)
Capitolo conclusivo (parte seconda) del MANUALE DI MEDITAZIONE ZEN, di Carl Bielefeldt. Berkeley e Los Angeles: University of California Press, 1989. Pp. 259.
Inmo, Dōgen: ogni Ciò-che-È apre su un nuovo livello di esso 4
Fonte: Eihei Dogen, Inmo, Proprio così, traduzione dall’originale giapponese di Jiso Forzani.
Quando il curatore lo ritiene necessario, vengono anche utilizzati frammenti della traduzione di Aldo Tollini così come compaiono nel suo Buddha e natura di Buddha nello Shobogenzo, Ubaldini editore. Dalla redazione del Tollini viene preso anche un brano dell’introduzione e la suddivisione in paragrafi che in Forzani non compaiono.
Cristo-Cerchio Firenze 77/95: sentire Assoluto e sentire del Cristo
Brevemente avete parlato ancora una volta della figura del Cristo. E avete concluso, mi auguro unanimemente, con una dichiarazione circa quello che avevamo detto sul sentire eterno, quindi continuato, quindi senza successione, da parte del Cristo, dei fotogrammi che lo vedono esplicare la sua missione.
Il percorso dell’intenzione, un intermezzo 4
Ho scritto nel post precedente dell’intenzione che plasma il corpo e l’ambiente astrale: ho l’impressione di non essere stato esaustivo ma non insisterò ancora. Un’influenza che mi accompagna da una settimana mi offusca un po’ la consapevolezza e ci sarà modo e tempo per completare.