Una voce: Nel mondo che vi circonda è ovunque presente l’eccedenza, che resta inaccessibile ai vostri tentativi di interpretarla. La presenza del Divino nel relativo è nel frammento concluso in sé e nella sua non-estensione.
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Il Cristo secondo CF 77/69: il corpo del Cristo dopo la morte
[…] Voi avete letto quello che i Vangeli dicono su questo argomento, e avrete certamente notato che il racconto è fatto in modo che il lettore sia convinto, o pensi, che Cristo con il proprio corpo fisico, nel terzo giorno, si sia alzato dal sepolcro…
L’errore dell’essere che sente, anziché i tanti sentire che sono [CF77-Fr2]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77.
Come nasce l’impressione del «divenire» e come il sentire assoluto contiene e non annulla i sentire relativi?
Il Divino non è il sommo agente che supporta l’uomo 14
Una voce: Riassumendo, l’uomo “in cammino”, circoscrive il concetto di gratuità nell’“intervento” dell’eccedenza divina.
Dogen, Busshō: ogni cosa che è, è natura autentica 1 [busshō1]
[Traduzione Mazzocchi-Forzani] Sakyamuni Budda dice: «Il tutto è il tutto che vive, ogni cosa che è, è natura autentica. Ciò che è perfetto risiede perenne, è niente, è ente, è mutevolezza»[1].
Il Cristo secondo CF77/68: il Signore della Terra
D – Se la consacrazione fu il primo atto del Cristo, ne ha fatti altri, e quali?
La prima consacrazione fu compiuta dal Cristo, questo intendevamo, e si ripete ormai da secoli.
Il sentire sente di essere limitato pur non essendolo [CF77-Fr1]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. Quando fosse conseguita la coscienza cosmica, dice l’insegnamento, si passerebbe alla coscienza assoluta. Come potrebbe colui che avesse fatto l’esperienza di un solo cosmo (essendo ormai automaticamente e consapevolmente nell’Assoluto) avere in sé quelle di tutti gli altri cosmi, senza averle fatte?
Il Divino non è il supporto dell’umano 13
Una voce: Il vostro concetto di gratuità è strettamente legato al modo con cui interpretate l’“azione” divina rivolta all’azione umana, sempre all’interno di una temporalità.
Il Cristo secondo CF77/67: consacrazione del pane e del vino
La cerimonia della “consacrazione” del pane e del vino, come abbiamo detto molte volte, è una cerimonia bella e che ha un profondo significato occulto, un profondo significato spirituale, certamente.
Dono e gratuità nella Via della conoscenza 12
Una voce: Per voi donare a qualcuno significa dargli qualcosa che non è legato a meriti o a crediti acquisiti; il concetto che avete del dono è asimmetrico rispetto alla risposta possibile da parte dell’altro, cioè l’offerta non ipotizza il contraccambio. Quindi il dono è gratuito.