In merito all’indagine sui cibi biologici contenuta nell’ultimo numero dell’Espresso: tabella riassuntiva.
Ho sempre pensato che il gesto del cibarsi fosse innanzitutto l’intrattenere una relazione con un altro essere vivente, ma mi sbagliavo.
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La consapevolezza di te
Forse un tempo ho avuto paura di perderti, non so, non ricordo più.
Oggi che non so più niente sperimento che, ovunque io appoggi l’attenzione, la consapevolezza di te non viene mai meno.
Di domani non so dire, ma oggi è così.
Un gesto senza valore
Lo stesso gesto di prendere questo foglio di carta per scrivere questa frase, è senza limite.
Stare
E’ sempre un tornare. Ad ogni attimo.
Una casa ed il gesto del sedersi sul pavimento, lungo una parete; da quell’osservatorio nella penombra vedere scorrere il movimento del mondo.
Fermo, il tempo è fermo e bizzarra è questa percezione del divenire.
Immobile, osservo le palpebre battere: è solo rappresentazione.
Prima neve
Prima neve.
E’ un gesto tenero l’addormentarsi senza direzione. Né perduto, né trovato; né dipendente, né libero, senza una domanda di senso.
……………………..Foto da: http://www.earthshots.org
Il mondo è lontano
Il mondo è lontano anni luce.
Questo non significa che non ci sia pensiero od emozione, significa che non c’è identificazione.
Incontro a te
Ti ho aspettata e ti ho travata nel silenzio di queste sere, nella pioggia che impietosa scende, nella disarticolazione del pensiero, nell’essere della realtà che è semplicemente quel che è. Non ti aspetto più perché non sei qualcosa che viene, sei l’accadere.
Semplici e soli
Ho impressa nella mente la raccomandazione delle guide del Cerchio Firenze 77: “Rimanete semplici e soli”.