Il discorso di Dogen prende spunto dalla citazione di un verso del Sutra del Nirvana (Mahaparinirvana sutra cap.27), antica scrittura del buddismo. Questo verso è l’espressione della fede nell’universalità della natura buddica, la quale è alla base della visione Mahayana.
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Il Cristo secondo CF 77/70: simbolismo dei numeri 4 e 5
D – Chiediamo se è esatto che l’insegnamento di Cristo agli Apostoli continuò per 40 giorni dopo il suo trapasso, e se vi è un rapporto simbolico con i 40 giorni vissuti da Cristo in meditazione nel deserto.
Esiste solo ciò che sente e ciò che è sentito [CF77-Fr3]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. Il rapporto tra il macrocosmo (che è composto dalle cose inanimate) e la coscienza cosmica (che contiene tutti i sentire individuali)”. Che significa: «Esiste solo ciò che seme e ciò che è sentito»?
Il presente momento dopo momento, il Divino a flash 15
Una voce: Nel mondo che vi circonda è ovunque presente l’eccedenza, che resta inaccessibile ai vostri tentativi di interpretarla. La presenza del Divino nel relativo è nel frammento concluso in sé e nella sua non-estensione.
Il Cristo secondo CF 77/69: il corpo del Cristo dopo la morte
[…] Voi avete letto quello che i Vangeli dicono su questo argomento, e avrete certamente notato che il racconto è fatto in modo che il lettore sia convinto, o pensi, che Cristo con il proprio corpo fisico, nel terzo giorno, si sia alzato dal sepolcro…
L’errore dell’essere che sente, anziché i tanti sentire che sono [CF77-Fr2]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77.
Come nasce l’impressione del «divenire» e come il sentire assoluto contiene e non annulla i sentire relativi?
Il Divino non è il sommo agente che supporta l’uomo 14
Una voce: Riassumendo, l’uomo “in cammino”, circoscrive il concetto di gratuità nell’“intervento” dell’eccedenza divina.
Dogen, Busshō: ogni cosa che è, è natura autentica 1 [busshō1]
[Traduzione Mazzocchi-Forzani] Sakyamuni Budda dice: «Il tutto è il tutto che vive, ogni cosa che è, è natura autentica. Ciò che è perfetto risiede perenne, è niente, è ente, è mutevolezza»[1].
Il Cristo secondo CF77/68: il Signore della Terra
D – Se la consacrazione fu il primo atto del Cristo, ne ha fatti altri, e quali?
La prima consacrazione fu compiuta dal Cristo, questo intendevamo, e si ripete ormai da secoli.
Il sentire sente di essere limitato pur non essendolo [CF77-Fr1]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. Quando fosse conseguita la coscienza cosmica, dice l’insegnamento, si passerebbe alla coscienza assoluta. Come potrebbe colui che avesse fatto l’esperienza di un solo cosmo (essendo ormai automaticamente e consapevolmente nell’Assoluto) avere in sé quelle di tutti gli altri cosmi, senza averle fatte?