[Sommario AI] L’esistenza di ciò che percepiamo è condizionata dalla nostra percezione limitata; ciò che non è percepito non esiste.
La realtà assoluta è indifferenziata; i mondi percepiti sono frutto delle limitazioni percettive degli esseri.
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Dōgen, Busshō: commento di Jiso Forzani a Busshō 5 [busshō5.1]
La grande madre natura che ci sostiene e ci fa vivere, non è un’entità astratta, ma è edificata dal concorso di tutte le cose. Nella creazione che avviene di istante in istante, l’opera di creazione e la cosa creata non sono separabili: non c’è l’una senza l’altra e viceversa.
Via della conoscenza: mente e problemi 3
[Sommario IA] Il termine “problema” è una costruzione mentale, non una realtà oggettiva; etichettare gli eventi come “problemi” deriva dalle nostre pretese e dal focalizzarci sul nostro “io”.
“Risolvere problemi” è un automatismo verbale che maschera la mancanza di problemi veri e propri, ma solo pretese personali.
Manuale di meditazione zen, di Carl Bielefeldt, recensione2 (zen2)
[Sommario IA] Bielefeldt evidenzia la continuità tra Ch’an classico e Dōgen riguardo all’unità di pratica e illuminazione, ma sottolinea una maggiore enfasi in Dōgen sull’aspetto rituale ed etico della pratica illuminata.
Bielefeldt interpreta il “non pensare” di Dōgen come tecnica meditativa, un’interpretazione considerata limitante dall’autore della recensione, che critica l’approccio di Bielefeldt come eccessivamente storico e metodologicamente ristretto.
Inmo, Dōgen: la realtà così com’è (Ciò-che-È, quiddità, talità) 1-2
Fonte: Eihei Dogen, Inmo, Proprio così, traduzione dall’originale giapponese di Jiso Forzani.
Quando il curatore lo ritiene necessario, vengono anche utilizzati frammenti della traduzione di Aldo Tollini così come compaiono nel suo Buddha e natura di Buddha nello Shobogenzo, Ubaldini editore. Dalla redazione del Tollini viene preso anche un brano dell’introduzione e la suddivisione in paragrafi che in Forzani non compaiono.
Il Cristo del Cerchio Firenze 77/93: intelligenze celesti
Quando le Antiche Scritture narrano che Dio cacciò Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre e vi pose a guardia un Angelo dalla spada fiammeggiante, narrano in simboli e dicono che cosa sono le intelligenze celesti.
Percezione e creazione secondo il Cerchio Firenze 77 [CF77-Fr26]
[Sommario AI] Viene discussa la frase di François secondo cui il piano fisico è creato da chi lo percepisce.
Si afferma che la percezione, con le sue limitazioni, trasforma la materia divina indifferenziata in un ambiente.
Si nega la personificazione di forze intelligenti o di Dio, sostenendo la realtà di tutto ciò che si immagina, in relazione alla propria dimensione.
Dōgen, Busshō: la natura autentica è la realtà di adesso 5 [busshō5]
Il dodicesimo Patriarca Memyo Sonja [Anabotei Asvagosha, per testimoniare al tredicesimo Patriarca il vasto mare della natura autentica, disse: «I monti, i fiumi, la grande Terra tutto interdipendendo è edificato; in questa interdipendenza si attuano la pace interiore e i sei poteri straordinari».[2]
Via della conoscenza: la mente non è vita 2
[Sommario AI] La mente è una struttura concettuale, non la vita stessa; la vita la nega, mentre la mente rifiuta di riconoscerla.
La mente crea un’identità separata e costruisce una realtà illusoria attraverso concetti, giudizi e interpretazioni, negando la realtà della disconnessione.
Manuale di meditazione zen, di Carl Bielefeldt, recensione1 (zen1)
Recensione del libro: “Dogen’s Manual of Zen Meditation”, by Carl Bielefeldt
Autore: Kim, Hee-jin
Volume v.23 n.1 New Series
Date 1990, Pages 141 – 145
Publisher Eastern Buddhist Society, Otani University