Prendo lo spunto dal commento di Paolo al post La sessualità è vibrazione, la genitalità un suo effetto.
Paolo chiede: Puoi focalizzare la differenza fra lasciare circolare le energie e la loro sublimazione? Gli risponde Gianfranco.
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La nostra capacità di attingere alla sorgente della vita e di Essere essa
Gv 4,13-14
Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna».
Il mercante in noi, e il sorgere della gratuità
Gv 2,13-17
13 La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. 15 Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole,
Il desiderio crea la realtà, non il demiurgo
Gv 2, 1-10
1 Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3 Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4 E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora».
Dalla sequenza dei fatti, al Ciò-che-è
Questo rispondo a Samuele nel post: Quando una persona inizia a meditare e a pregare? La “chiamata”
Tu dici che l’adesione alla identità è generata dalla identità stessa: condivido, ed è un adesione che sorge dalla necessità dell’identità di sentirsi d’esistere e da quella della mente di catalogare, dividere, qualificare e quantificare.
Quando una persona inizia a meditare e a pregare? La “chiamata”
Quando non basta più a se stessa.
Quando non è più il centro di un microcosmo.
Quando sente che vasto è tutto ciò che è altro da lei,
vasto e apparentemente inconoscibile,
e ne è attratta.
Quella attrazione che non si può trascurare, né tacitare, è la “chiamata“.
Una identità non favorisce la sua scomparsa
Dice Maria: “La vita mi sta portando ad accelerare i processi identitari ma so che devo rispettare i tempi e il loro svolgersi. Quando affermi: “Se non si diviene consapevoli dei meccanismi che ci allontanano da ciò che in realtà già siamo” sento che parli al mio sentire, quella la feritoia attraverso cui devo passare.
L’albero della vita tra Essere e divenire
Come in una grande quercia, la radice simboleggia l’Essere, le fronde il divenire.
Il tronco tiene assieme e collega armoniosamente Essere e divenire, a cavallo tra tempo e non tempo vive il miracolo dell’equilibrio nella vita, dell’ambivalenza di tutte le cose, della connessione tra ogni forma e ogni stato sempre operante.
L’indagine sui condizionamenti
Nel post Il superamento della logica del divenire, affronto una questione fondamentale: l’adesione al duale e ai suoi condizionamenti c’è se è sorretta da una necessità esistenziale, da apprendimenti che la coscienza deve conseguire.