È naturale che “maestro” e “discepolo” corrispondono a due logiche incarnative diverse, mi verrebbe da dire, rispettivamente, alla logica del dare consapevole il primo e a quella del ricevere più o meno consapevole il secondo.
Leonardo P.
Il tarlo dell’Essere che mangia il divenire
Alcuni appunti.
La funzione (se così la vogliamo intendere) del divenire è quella di maturare la consapevolezza dell’inconsistenza di ogni “cambiamento” o “trasformazione” e dunque del divenire stesso.
Il divenire sopprime se stesso.
L’unica via di uscita reale: il silenzio di sé (Appunti)
Di seguito il commento di Leonardo al post: La necessità di uscire dall’assurda logica di assoluto e relativo (Appunti). Lo pubblico come post affinché abbia il giusto risalto.
Il giusto atteggiamento mentre tutto cambia
Quello che segue è il commento che Leonardo di Officina Essenziale ha scritto al post “Finché ci manca qualcosa e la vita nell’essere“: per la sua rilevanza, perché parla di e a tutti coloro che percorrono il Sentiero, lo pubblico come post. Grazie.
Leggendo i post di questi giorni era comparso in me un sentimento quasi di paura e di smarrimento. Si parlava di abbandono del senso, di abbandono della propria centralità come soggetto apprendente (“per sé”), infine della scomparsa della dimensione della ricerca. Vertigine e disorientamento.
Di primo acchitto sorge la domanda: allora chi sono “io”? Cosa ne è della “mia” vita? Dov’è la “mia” umanità?