[…] KEMPIS — Voi considerate la realtà in continuo divenire perché la frazionate; perché, nel vostro concetto, essa è limitata nel tempo e nello spazio. Per voi la realtà è quella che riuscite ad abbracciare, a percepire: quindi la limitate in senso spaziale.
un monaco anziano
Se c’è il voto, qualsiasi cosa mi capiti è la mia vita [Antai-ji15]
Kōshō Uchiyama rōshi. Discorso d’addio ad Antai-ji.
Penso che lo stesso sia accaduto anche nel caso di Bodhidharma. Giunto dall’India in Cina, incontra l’imperatore Wu di Liang ma non si capiscono: allora se ne va a Shaolin, accigliato. In due parole è andata proprio così.
L’altro: un’immagine costruita dalla mente 1 (CF77) [realtà13.1]
FRANÇOIS — Degli altri voi non vedete la realtà del loro essere, ma vedete quello che appare. Ciò significa che vedete, al massimo, quello che gli altri mostrano di sé. Non solo, ma anche l’immagine che gli altri danno di se stessi può essere da voi distorta, può essere esaltata o peggiorata.
L’amore-dono incontra l’imprevedibilità dell’altro [72A]
Queste voci dell’Oltre, affrontando la tematica dell’amore-dono, vi stanno sorprendendo perché vi dicono che si compie solo nell’azione, e che nel suo farsi – quindi non quando è concluso e voi lo rivisitate all’indietro, e nemmeno quando lo proiettate in avanti – incontra sempre l’imprevedibilità altrui.
Percezione e creazione (Kempis, CF77)[realtà12]
In blu le parti che si possono leggere in un secondo momento per integrare.
C’era una volta… «un pezzo di legno», diranno subito i miei ascoltatori, memori di giovanili letture circa un burattino chiamato Pinocchio. No: c’era una volta un Re. Era l’epoca in cui l’uomo concepiva la realtà nella quale viveva a sua immagine e somiglianza.
Il voto: nutrimento quotidiano della Via [Antai-ji14]
Kōshō Uchiyama rōshi. Discorso d’addio ad Antai-ji.
A proposito del voto, c’è un breve testo che a mio parere lo esprime in forma pura e concreta: è il paragrafo su Bodhidharma del fascicolo Gyōji (La pratica continua) dello Shōbōgenzō . Quando il mio discepolo Kōshi san è partito per l’America gli ho raccomandato di recitare quel brano ogni giorno, come fosse una preghiera.
La divina sostanza indiversificata (Kempis, CF77) [realtà11]
In blu le parti che si possono leggere in un secondo momento per integrare.
Il cartesiano cogito ergo sum, cioè «penso quindi esisto», mise in crisi il pensiero filosofico occidentale fino ad allora esistito, che aveva ammesso reale — cioè in se stesso esistente — tutto quanto è oggetto della conoscenza dell’uomo; mentre l’affermazione di Cartesio rendeva certa solo l’esistenza del soggetto pensante.
Non c’è amore senza un’azione che lo esprima [71A]
Il dono che vi appartiene come pensiero non è quel dono che poi vedete concretizzarsi nell’azione, e quindi fra quel dono pensato e quello realizzato c’è differenza. Quello che costruite nella vostra mente non è mai ciò che accade nella realtà.
Ricapitolo generale del meccanismo di creazione-percezione [realtà10]
Vediamo di ricapitolare tutto questo discorso, che può essere forse male inteso, sul fatto che è il sentire a creare-percepire, attraverso le sue limitazioni, i mondi della percezione: fisico, astrale, mentale.