Quando ci si affascina della via della Conoscenza, si fanno i conti con l’insorgere dei dubbi e con la stanchezza di inseguire e consolidare la propria individualità.
Il dubbio apre alla possibilità di scoprirsi semplicemente un crocevia di pensieri, di azioni e di emozioni che nascono e muoiono; è lì che svanisce l’importanza data alle contraddizioni e il bisogno di un’armonia interiore.
un monaco anziano
Tenzo Kyokun: il cuore di un padre e di una madre [21.2]
21.2 Quello che chiamiamo cuore di un anziano è il cuore di un padre e di una madre. Per esempio, è come la cura di un padre e di una madre verso l’unico figlio. Avere cura dei Tre Tesori è come aver cura del proprio figlio. Anche se poveri o bisognosi, con impegno nutrono amorevolmente il proprio figlio.
A nulla serve darsi da fare per evolvere [51G]
Però non fraintendete le nostre parole: non stiamo incitandovi perché vi sforziate di disconnettere. Non vi è proprio possibile liberarvi dalla prigione della vostra mente, perché qualunque vostro impegno per raggiungere una trasformazione interiore non porta da nessuna parte, anzi, vi ingabbia ancora di più nelle vostre strutture.
Tenzo Kyokun: la dedizione totale, il cuore gioioso [21.1]
Contraddizione, incoerenza, disarmonia [50G]
Le contraddizioni, nella via interiore, vi servono per misurare la sufficiente oppure scarsa armonia che riscontrate in voi. Ed è soprattutto quando ricorrete ai concetti di ‘contraddizione’, di ‘incoerenza’ o di ‘disarmonia’, che vi state nascondendo che nella vostra mente è già presente il significato opposto, che dà forma a una contrapposizione che è il timone che nel cammino interiore indica la retta via.
Tenzo Kyokun: il risvegliarsi alla Via [20]
Bisogna ben tenere a mente che le persone della Via che in precedenza hanno svolto questo incarico, hanno adempiuto in prima persona quella condotta, quella virtù. Il risveglio alla Via del Grande Gui[1] è avvenuto mentre era tenzo. Anche i tre kin di lino di Dongshan[2] sono relativi al periodo in cui era tenzo.
In ‘ciò che è’ non esiste contraddizione [49G]
Gratuità non è – come credete – un dono da parte del Divino, da voi non richiesto ma che vi riempie di gratitudine in quanto giunge proprio in vostro aiuto, e non è neppure un sostegno che va al di là dei meriti che mettete in campo per avvicinarvi al premio finale; perché non è conseguenza di azioni messe in atto da voi e non ha nessun rapporto coi meriti che pensate di accumulare come esseri in cammino.
Tenzo Kyokun: operare a beneficio degli altri [17-19]
Tre paragrafi del ‘tenzo’ vengono qui raggruppati, ne risulta un post piuttosto lungo: le parti in carattere piccolo possono essere saltate senza perdere il senso dell’insieme.
17. Dopo il mio ritorno in patria, ho risieduto per circa tre anni a Kenninji. In quel tempio, anche se sventatamente c’era quel ruolo, era solo di nome, non c’era per niente una persona vera. E siccome ignorava trattarsi dell’attività di Buddha, a maggior ragione come avrebbe mai potuto discernere e conformarsi alla Via?
Non c’è nulla dentro l’umano di solido e di unitario [48G]
[…] Davvero non siete mai contemporaneamente compartecipi e osservatori di ciascuno dei tre elementi (pensiero, emozione, azione, ndr), poiché il vostro meccanismo automatico ne seleziona uno, che vivete come globalità, e in base a questo, poi, vi raccontate di essere il risultato della connessione di tutti e tre.