La mente/identità appoggia sempre su qualcosa. La via spirituale è, frequentemente, un grande appoggio, sostegno, conforto.
un monaco anziano
Lo zazen, la presenza, la prontezza, la reattività nella Via del monaco [vdm11]
Il monaco è colui che risponde, non è colui che prende l’iniziativa, non almeno sulla questione più rilevante che lo coinvolge: il vivere l’adesso.
Qui non ci occupiamo di tutto l’ambito in cui è necessario prendere l’iniziativa, della vita pratica di tutti i giorni per evitare di rimanere senza pane, o senza carburante per l’auto.
Gli inizi della pratica dello Zen [zq1]
Charlotte Joko Beck, ZEN QUOTIDIANO, Amore e lavoro, Ubaldini, Roma.
La prefazione al libro e la presentazione di Charlotte.
Qui puoi scaricare il libro (non so come academia.edu e l’autore del caricamento risolvano il problema del copyright).
In questo post e nei successivi sono riportati solo alcuni brani del volume.
Di seguito alcune parti del primo capitolo con evidenziati i passaggi più importanti: in seguito, con una frequenza variabile, pubblicherò altre parti limitate del libro.
Guardare al presente, non ai contenuti della mente [V26]
Voi mettete in campo le vostre condizioni anche nel relazionarvi con l’altro da voi e, quando riscontrate una diversità rispetto ai principi che avete stabilito, non guardate all’altro come a colui che può aiutarvi ad abbattere le vostre barriere, ma come colui che vi ostacola nello sforzo di mantenerle sempre più solide.
La domesticazione dell’ignoranza e la chiamata interiore
Ho rivisto Nell dopo molti anni e, come la prima volta, mi ha profondamente colpito.
Il perché è semplice, parla del tentativo di domesticare la condizione originaria.
La gran parte di noi vogliono essere domesticati, vogliono lavorare nel circo, indossare i lustrini e bere l’aperitivo.
L’immagine e l’esperienza del reale come fatto corale
Sperimento ogni giorno come l’immagine e l’esperienza del reale che si configura in me sia il frutto del contributo di più Centri di coscienza, d’espressione e di sensibilità.
Quindi del contributo dell’altro da me, ma non solo dell’altro umano.
Il problema: ciò che non è conforme all’aspettativa [V25]
Ma l’uomo, di fronte alla vita, ama anche rifugiarsi nel concetto di ‘problema’, dietro cui nasconde la pretesa che tutto sia come lui si aspetta. Quella di ‘problema’ è un’etichetta che tutti voi utilizzate quando si presentano delle difficoltà e dei vincoli inaspettati o sgraditi, cioè quei fatti e quelle situazioni che non sono conformi con le vostre aspettative.
Colpi di timpano battuti nel cosmo
Ogni esistenza, ogni atto vitale, ogni parola, ogni emozione e ogni affetto sono come colpi di timpano che risuonano in una porzione di cosmo.
Accadono, vibrano, si smorzano.
Accadono, vibrano, si smorzano, scompaiono.
UN MONACHESIMO PER I SENZA RELIGIONE DEL TERZO MILLENNIO
È detto cuore grande, il cuore che è come la grande montagna, come il grande oceano, il cuore non parziale, non fazioso. Se porta in mano un ryō non lo considera leggero, se solleva un kin non lo pensa pesante. Avvolto dalle voci della primavera, non si sollazza negli stagni primaverili; anche se vede i colori dell’autunno, non per questo ha un cuore autunnale.
La competizione delle quattro stagioni è dentro un unico scenario, vede leggero e pesante con un unico colpo d’occhio. (E.Dogen, Tenzo Kyokun)
La Via del monaco non è un modello da imitare [vdm9]
La Via del monaco non è un modello da imitare è una condizione d’esistenza e un processo, uno stato d’Essere e di divenire.
Non si tratta di essere in un modo o in un altro, di essere coerenti con le scelte fatte e con quello che la Via del monaco chiede.