Essere aderenti all’accadere [V22]

I fatti che scorrono nella vita non sono etichettabili, non sono comparabili, non sono misurabili, non sono adattabili e nemmeno evitabili: sono semplicemente da accogliere, poiché vivere è essere in ciò che accade senza alcuno sforzo per imprimervi sopra il proprio marchio e per renderlo utile alla propria trasformazione interiore.

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Intensivo del Sentiero 18-20 giugno,
Monastero di Fonte Avellana

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Le gioie del contemplativo

Conosco alcune gioie, due in particolare:
– quella di vivere la pienezza del presente, una pienezza incontenibile che esplode in flash prolungati;
– quella di morire a ciò che si è affinché sia solo il Reale: anch’essa si manifesta come flash prolungati.

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La vita liberata dai concetti e dagli obbiettivi [V21]

Quando – non si sa perché e non si può prevedere – la vita appare spoglia dei concetti, degli obiettivi e dei significati che ogni uomo le sovrappone, in quell’attimo appare la gratuità che lascia l’uomo immerso in un profondo silenzio, perché nulla si può aggiungere.

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Le azioni non sono lo strumento per progredire [V20]

Che cos’è la vita per la via della Conoscenza? La vita è flusso, è molteplicità, è impermanenza; la vita è accadere ed è gratuità, o casualità. Però l’uomo, per darsi consistenza, ha bisogno di convincersi che sia lui a creare le azioni, progettandole nei pensieri, e che esse si concatenino fra di loro in modo che le une generino le altre, dipingendosi come il protagonista dell’agire.

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