Insegnare è stato un modo di amare.
Un modo di essere attraversato dall’Amore, di risuonare a esso e lasciare che tutto attorno vibrasse di quella armonia.
un monaco anziano
Vita, gratuità e amore: una unità [P2]
Vita, gratuità e amore non sono realtà dipendenti l’una dall’altra, ma sono un’unica realtà che riguarda la stessa indicibilità, che però voi potete comprendere a partire da tre diverse angolature.
Quello da cui ci difendiamo [P1]
Quello da cui vi difendete è la gratuità, cioè il modo del tutto immotivato con cui la vita si offre.
Stiamo parlando dell’unico, possibile atto d’amore che si ripete da sempre a vostra insaputa e che vi trascende: un amore gratuito che non pretende di stabilire il punto da cui partire e dove fermarsi, ma scorre e tutto attraversa.
Ciò che la mente ci nasconde: vita, gratuità, amore
Di seguito pubblico la presentazione dell’ultimo libro della via della Conoscenza: Ciò che la mente ci nasconde: vita, gratuità, amore. È un libro che raccoglie la sostanza dell’approccio, e che attraverso una formulazione sintetica lo rende accessibile anche a coloro che non hanno modo di affrontare i libri e le dispense trasmesse in tanti anni.
Il tempo per se stessi si conquista sapendo scegliere l’Essenziale
Muovo queste riflessioni a partire da alcune affermazioni di Scifo (riportate in corsivo) contenute nel post: Il tempo per se stessi che uscirà il 9.4.21.
L’officina esistenziale maestro-discepolo
Dice Leonardo commentando il post Il maestro non “incendia” il cuore del discepolo: Ma mi chiedo qual è l’azione del discepolo sul maestro? C’è? Esiste? Ha senso parlarne?
Il maestro non “incendia” il cuore del discepolo
Dice Enzo Bianchi nel tweet del 23.1: Vero insegnante e buon maestro non è colui che insegna tante cose, ma colui che sa mettere fuoco nel cuore del discepolo, colui che fa nascere domande senza offrire risposte già fatte, colui che trasmette amore per la ricerca!
Il segreto dell’Essere
Semplicemente Essere l’accadere.
Passare un spugna su di un tavolo,
regolare la fiamma del fuoco,
assaporare un cibo,
respirare, stare seduti.
Vivere senza l’osservatore,
nella consapevolezza più alta
ma senza l’osservatore.