Tratto dal libro: Pratica e illuminazione nello Shobogenzo, a cura di A. Tollini, Ubaldini editore.
Approfondimenti
Essere unità
Non perseguire l’unità per realizzarla, esserla.
Il perseguirla per realizzarla, per poterla sentire e infine esserla, è un moto naturale, tutto nel divenire conduce a quel fine, ogni legge del cosmo, ogni fatto ed esperienza.
La realtà come è e la realtà come appare [CF77-Fr4]
L’uomo osserva il mondo creduto esterno ed è convinto che le cose esistano come le vede, ma se approfondisse la sua conoscenza a livello scientifico, non specializzato ma semplicemente scolastico, saprebbe che la realtà è ben diversa da quella che egli suppone.
Esiste solo ciò che sente e ciò che è sentito [CF77-Fr3]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. Il rapporto tra il macrocosmo (che è composto dalle cose inanimate) e la coscienza cosmica (che contiene tutti i sentire individuali)”. Che significa: «Esiste solo ciò che seme e ciò che è sentito»?
Dogen, Busshō: il tutto è il tutto che vive 1 [busshō1.1]
[Traduzione Mazzocchi-Forzani] Qual è dunque il significato di fondo dell’espressione del Venerato del mondo: «Il tutto è il tutto che vive, ogni cosa che è, è natura autentica»? È indicato dalla domanda che mette in movimento la ricerca della verità: «Questo che cosa è che viene così?»[6].
L’errore dell’essere che sente, anziché i tanti sentire che sono [CF77-Fr2]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77.
Come nasce l’impressione del «divenire» e come il sentire assoluto contiene e non annulla i sentire relativi?
Il sentire sente di essere limitato pur non essendolo [CF77-Fr1]
Da: Il libro di François, Cerchio Firenze 77. Quando fosse conseguita la coscienza cosmica, dice l’insegnamento, si passerebbe alla coscienza assoluta. Come potrebbe colui che avesse fatto l’esperienza di un solo cosmo (essendo ormai automaticamente e consapevolmente nell’Assoluto) avere in sé quelle di tutti gli altri cosmi, senza averle fatte?
L’unificazione spirituale prassi quotidiana
La vita spirituale della nostra comunità è alimentata: dalla pratica mattutina dello zazen, dalle letture, dal confronto quotidiano che avviene attraverso lo strumento delle chat di Telegram; dagli incontri mensili di Via del monaco; dagli intensivi trimestrali.