Colui che non è, il meditante, è colui che sta e, scendendo nel processo, è lo stare.
Lo stare non sa che farsene del meditante, non esiste alcun meditante, esiste lo stare.
Non esiste più alcun processo, solo lo stare, abbandono senza condizione.
Basi del Sentiero contemplativo
Sostanza della meditazione: 6- perdersi, tornare [sentiero78]
Quando la pratica della meditazione è divenuta costume di vita, l’immersione è profonda, il palombaro sembra non tornare più in superficie.
Sostanza della meditazione: 5- scoprire l’essenziale [sentiero77]
5.1- Lo stare apre sull’esperienza dello spazio. C’è spazio tra un’onda e l’altra, tra un’immagine e l’altra, tra un pensiero e l’altro, tra un vedersi e l’altro.
Sostanza della meditazione: 4- lasciarsi attraversare [sentiero76]
Tutto ciò che giunge va lasciato alla vita: tutto attraversa, tutto illumina, tutto transita e nulla viene coltivato e trattenuto. La meditazione non è il momento della riflessione, dell’indagine, dell’analisi: è solo stare, vedere, prendere atto.
Sostanza della meditazione: 2- lasciare [sentiero74]
Che cosa sta accadendo? Cosa c’è nel pensiero, cosa nell’emozione, cosa nell’azione, cosa nell’intenzione?
Sostanza della meditazione: 3- accogliere l’accadere [sentiero75]
Ciò che adesso accade è l’unica cosa che esiste; ciò che sorge mi può piacere o no ma è la vita che sta accadendo, è il fatto determinante e non ho altra scelta che accoglierlo.
Il presente immensità misteriosa [sentiero72]
Di fronte a quella vastità espressa dal e nel piccolo fatto che accade, dalla consapevolezza che tutto abbraccia, si presenta a me un limite di indagine: non sono adeguato, non ho gli strumenti, non ho lo sguardo sufficientemente profondo, non ho i sensi per indagare oltre un certo punto ciò che accade; questo mi induce a fermarmi e i passi che mi attendono, e che non posso percorrere, vengono avvolti nel mistero.
Il presente, immensità vasta e profonda [sentiero71]
Senza confine, in tutte le direzioni c’è spazio, possibilità di estendersi con la comprensione. A ovest, a sud, a nord, a est, l’orizzonte è libero, il limite personale non è di ostacolo perché nel presente il limite è la possibilità non l’impedimento: attraverso il limite indago il non-limite e questa indagine non ha confine, potenzialmente.
Oltre l’interpretazione e qualificazione di ogni fatto [sentiero70]
Finché gli basta, perché ad un certo punto la collana di perline non gli basterà più: stimolato dal dolore, dalla frustrazione o dalla semplice comprensione che ha acquisito esperienza su esperienza, inizia ad avere esigenza di andare più a fondo nel processo del divenire e allora scopre che quel processo è costituito dall’essere.