La mia storia nasce da un punto, attraversa il presente, si proietta sul futuro: se mi togli da questa successione non posso più definirmi io. La vita dell’umano è una collana fatta di tante perline infilate una dopo l’altra, una dietro l’altra: il presente è solo una perlina più vivida nell’insieme delle perline e della loro sequenza.
Basi del Sentiero contemplativo
Oltre l’illusione è la libertà? [sentiero68]
Oltre l’illusione è la libertà? No, dentro l’illusione del divenire, dell’esserci, dell’esistere, della “materia”, del tempo, del dolore: è questa una prospettiva veramente altra.
La natura del presente senza interpretazione [sentiero67]
Il quotidiano è presente: situazioni, accadere, fatti presenti. Non una sequenza di fatti, ma fatti presenti, accadimenti senza un prima e senza un dopo. Fatti nudi, senza tempo.
La realtà non ha attributi [sentiero66]
Non c’è alcuna via spirituale, né alcuna vita materiale; non c’è alcun perdersi e alcun trovarsi; non c’è limite e non limite. Tutto questo è cibo per bambini, bisognerà aprire gli occhi, smettere di sognare e guardare quel che c’è, perché lì è la chiave.
Non altrove, qui [sentiero65]
I due capitoli precedenti ci sono serviti per gettare le basi concettuali che ci permettono di affrontare questa seconda parte del nostro lavoro che tratta dell’esperienza della vita nel quotidiano vissuta nel respiro dell’esistere e dell’essere, l’uno l’inspirazione, l’altro l’espirazione.
L’affiorare dell’essere: 7- responsabile, essente [sentiero64]
L’origine del principio di responsabilità. Non del “mi riguarda” che è la sua traduzione sul piano dell’identità, ma dell’interdipendenza tra tutte le cose, questa è la genesi dell’esperienza della responsabilità.
L’affiorare dell’essere: 5- pregnante di senso, includente [sentiero63]
Pieno di senso, dell’origine del senso. Nell’ambito dell’identità un fatto ha senso quando ci conferma, ci gratifica, ci giustifica (in senso paolino).[1]
L’affiorare dell’essere: 3- senza osservatore e silente [sentiero62]
Dicevo sopra che l’essere non è un osservatorio ma un livello di comprensione. Come scompare il soggetto scompare anche l’osservatore legato al soggetto.
L’affiorare dell’essere: 2- senza soggetto [sentiero61]
A noi sembra un paradosso che possa esserci percezione senza soggetto percipiente, ma così è. Il percipiente è la derivante di un processo di attribuzione, non un dato di realtà.
L’affiorare dell’essere: 1- oltre il tempo [sentiero60]
Siamo già entrati nella dimensione dell’essere e come abbiamo visto questo non toglie niente alle nostre vite come sensazioni, emozioni, pensiero, ma aggiunge un’altra dimensione da sperimentare e permette di leggere l’esistente e lo sperimentato in una luce completamente differente.