L’accoglienza del limite spalanca le porte dell’essere, perché? Perché contiene il senso della propria piccolezza e insignificanza.
Basi del Sentiero contemplativo
La filosofia del limite [sentiero54]
L’essere, la dimensione esistenziale che ‘precede’ l’esistere, ‘appoggia’ sul limite ed è sperimentabile a noi proprio perché limitati. Tutto il dispiegarsi dell’esistenza s’innerva a partire dalla pressione che sorge dall’essere limite.
Il ritmo identificazione/disconnessione [sentiero53]
Quando abbiamo parlato della identificazione abbiamo detto che il problema risiede in una identificazione/consapevolezza che si sviluppa essenzialmente su di un piano e abbiamo proposto una consapevolezza simultanea su più piani, una identificazione globale che, coinvolgendo la totalità dell’essere supera la nozione stessa di identificazione.
Nella pausa emerge il mistero dell’Assoluto [sentiero52]
F- La disconnessione è un modo per aprirsi al mistero dell’Assoluto
Emerge qualcosa che l’umano non conosce, nella pausa c’è una sospensione del conosciuto e l’apertura sul mistero inteso come quella dimensione che è aldilà di ciò che possiamo contenere.
Non tanto di ciò che possiamo esprimere, è ovvio che non abbiamo un codice per esprimere quello, ma proprio aldilà di ciò che possiamo contenere.
La consapevolezza delle pause disarticola l’identificazione [sentiero51]
E- La disconnessione è un modo per conoscere il divenire e sperimentare l’essere
Osserva la frase che fa da titolo a questo sotto-paragrafo:
La-disconnessione-è-un-modo
LaSPAZIOdisconnessioneSPAZIOèSPAZIOunSPAZIOmodoSPAZIO
La vera funzione del senso di colpa [sentiero50]
D- La disconnessione è un modo per conoscere la relazione coscienza/identità
Ho già accennato al senso di colpa ma vorrei tornarci: lo definirei l’indicatore del flusso di dati, bidirezionale, tra coscienza e identità.
La disconnessione, pratica per chi ha già le basi della conoscenza [sentiero49]
Non si può lottare contro il proprio essere e smettiamo di lottare quando abbiamo i rudimenti della conoscenza di noi: allora può iniziare il viaggio della disconnessione perché allora le questioni di base, le domande su alcuni nostri avviluppi, fantasmi, paure, reticenze, inadeguatezze, hanno trovato risposta almeno parziale, non importa che sia definitiva.
Non connettere pensiero a emozione e azione [sentiero48]
Per comprendere la disconnessione tra pensiero e pensiero, pensiero-emozione-azione, bisogna che noi si abbia una comprensione di cosa sia il ritmo nella vita: inspiro ed espiro; movimento e stasi; silenzio e parola; giorno e notte; stagioni; vita e morte.