Non conosceremo mai il Reale
fino a quando considereremo
questo alto e quello basso,
questo evoluto e quello no.
Ciò-che-È
Grazie per questa manifestazione imperfetta
Immagino che Tu, l’Assoluto,
sia perfetto.
Immagino anche che tutto ciò
che non è fuso in Te,
sia da considerare imperfetto.
Sono l’ombra di Te
Tu sei il ridere e il piangere,
l’imparare e il cristallizzarsi,
lo stare e il fare.
La sfida del Ciò-che-È e i cinque strumenti
Che la mente/identità generi una realtà illusoria è dato acquisito.
Che il sentire operi allo steso modo, è oggetto di discussione.
Tutto è Ciò-che-È, ma è anche imparare e trasformarsi
Stralci di una discussione interna fondamentale.
Non è questione nuova per noi, è il nostro paradigma.
Affinché ci sia l’esperienza del Ciò-che-È, non deve esserci centralità soggettiva.
Ma può contenere un pericolo: il Ciò-che-È può divenire lo strumento della rimozione.
Esistono situazioni in cui la centralità soggettiva è necessaria e indispensabile. Rob
Imparare a vivere il Ciò-che-È
Dedicheremo la seconda parte di quest’anno alla pratica del Ciò-che-È.
È accessibile a noi questa esperienza? Quali sono gli ostacoli e da cosa sono determinati, nel quotidiano?