La consapevolezza dei piccoli fatti

Oggi è stata una giornata deprimente, di quei giorni che mi sembra che l’esistenza mi tolga qualunque appiglio, ogni spiraglio di serenità. Citando i Rolling stones “I can’t get no satisfaction”,  niente che non possa sostenere, questo è ovvio, ma una serie di piccole grandi cose che messe una in fila all’altra mi fan venir voglia di dire basta, di chiedere una tregua,

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L’illusione e l’evidenza

Che cosa è evidente?
Ciò che cade sotto i nostri sensi, ciò che ai vari livelli di consapevolezza viene percepito.
Siamo certi di questo? Ogni fatto che viene percepito viene anche interpretato, automaticamente catalogato, etichettato, inquadrato in un contesto formato dalle esperienze del passato e dalle aspettative del futuro.

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La vita, prima ed ultima maestra

Un lungo succedersi e intrecciarsi di eventi, intenzioni, pensieri, emozioni, questo è la vita. Tra conflitti e piccole liberazioni scorre il nostro quotidiano impregnato di routine.
Nella routine incontriamo il partner, i figli, i genitori, i colleghi di lavoro, i maestri, i discepoli, i libri, i film che ci plasmano.
Incontriamo la sofferenza e la gratificazione, l’umiliazione e il riconoscimento.

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La radice della libertà

Ogni libertà nasce, si sviluppa e muore nella relazione con l’identità (mente, emozione, corpo).
La libertà fiorisce nella non identificazione.
La non identificazione è la conseguenza non di tecniche, pratiche, sapere acquisito, ma di comprensioni raggiunte.

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L’incomunicabile, la parola che sorge dal silenzio

Scrivere, parlare, vivere è portare a rappresentazione il proprio sentire, quel che si è compreso e quel che è ancora da comprendere.
Ogni volta che prendo un foglio per annotarmi delle idee mi rendo conto che inizia un processo di svelamento attraverso il mezzo delle parole, le quali, mentre si articolano, mostrano il loro limite ma anche la loro grande potenzialità.

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La fiducia

Ora che stiamo diventando grandi anagraficamente, sempre più spesso capita che qualcuno che abbiamo conosciuto muoia. Questo evento rappresenta sempre un momento di riflessione interiore per noi e per coloro che vi partecipano.
La cosa che ci colpisce è il bisogno di interiorità, di risposte, di comprensione che affiora nelle persone; un bisogno che evidentemente c’è sempre ma, nella routine del quotidiano, viene soffocato da altre priorità ed anche dalla decisione, più o meno consapevole dei singoli, di non volersi fermare più di tanto a riflettere sul senso del vivere.

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Lo spirituale tra ideologia e fenomeno

Da questo luogo molto lontano osservo le parole, gli argomenti, i gesti di quel mondo che viene chiamato “spirituale”.
Non ho obbiezioni da fare, osservo il circo.
Un po’ stanco, a causa della primavera che bussa troppo forte, cammino con Enny in silenzio.