E’ sconcertante

E’ sconcertante non avere più niente da dire, ammutolire e scomparire, essere come le foglie di quest’inverno ai bordi del sentiero su cui cammini, frammento fra frammenti, e poi uscire da tutto questo,

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Prossimo

A volte ho la piena comprensione di camminare lungo una strada deserta; non c’è tristezza in questo, è solo una constatazione.
In questo spazio sconfinato provo profonda impressione per quelle persone che sanno dedicare la loro esistenza ad un prossimo minuto e anonimo.

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La consapevolezza di te

Forse un tempo ho avuto paura di perderti, non so, non ricordo più.
Oggi che non so più niente sperimento che, ovunque io appoggi l’attenzione, la consapevolezza di te non viene mai meno.
Di domani non so dire, ma oggi è così.

Il mondo è lontano

Il mondo è lontano anni luce.
Questo non significa che non ci sia pensiero od emozione, significa che non c’è identificazione.

Le ore della sera

Le ore della sera, pervase da un silenzio profondo, raccontano di un declinare, di un piegarsi; raccontano di un gesto della più modesta routine, dell’andare a coricarsi, senza un pensiero, senza un rammarico, senza un progetto.

Contraddizione apparente

Una bella giornata di sole dopo la pioggia e il coperto delle settimane passate. Alla spicciolata arrivano le persone per questo incontro del fine settimana:

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Senza rimpianti

Questo viaggio è cominciato veramente molto tempo fa anche se la svolta è stata lo smettere di lavorare, nel ’93: da quel momento è iniziato quel che chiamo “il processo del perdere”.

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Vedi la vita

A volte vedi la vita che accade e sei tenuto a partecipare e ti costa un certo sforzo farlo: c’è un luogo dove risiedi e lì vorresti restare, anche se sai che non hai alcuna possibilità di scelta.
Avverti il luogo dove devi rappresentare la tua piccola scena come angusto.
Quando tutto finisce sorge un pianto inespresso.