Dignità

E’ un’esperienza che sorge dal nostro rapporto con il presente quando viviamo nella fiducia.
E’ la fiducia che illumina ogni attimo del nostro lavoro, dei nostri affetti, della nostra vita ordinaria e conferisce ad ogni accadere una presenza ed una integrità che possiamo definire dignità.

Determinazione

Passo su passo,
oltre la paura,
oltre la diffidenza
può sorgere una determinazione
a fidarsi, ad abbandonarsi,
a lasciarsi condurre dalla vita.

2- Comunità: ci stiamo addestrando

Elena dice: “Vedo anche la comunità come una forma di convivenza comune più estesa rispetto a quella vissuta nell’ambito familiare. Spesso all’interno di un nucleo familiare ci sono alla base dei bisogni che aspettano delle risposte psicologiche e materiali.
Col termine “estesa” non intendo soltanto come numero di persone, ma per quanto mi riguarda ha un senso nel momento in cui vedo sorgere in me aspetti dalla dimenticanza di sé.”

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Fare le cose per bene

Che cosa significa? Che cos’è una cosa fatta per bene? Intendo una cosa fatta ad arte? E se uno è un “impedito” allora non farà mai le cose per bene?
Evidentemente non è una questione di destrezza o di abilità e nemmeno di concentrazione e di attenzione, è qualcosa d’altro.
Qual’è l’intenzione che mi muove? Sto occupandomi del mio tornaconto, sono in balia della mia emozione, della mia mente? Ciò che mi spinge è la mente, l’ego o qualcosa di più vasto e meno condizionato, la “mia” coscienza?

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Eremo, elefanti, gazzelle e nuova stagione

Ho incontrato un’elefante, ma si mostrava come gazzella, sono rimasto traumatizzato.
Conosco l’elefante e la gazzella in me e quindi non protesto.
L’incontro mi induce ad una riflessione su questa nuova stagione di lavoro che si apre, con le persone che torneranno per gli individuali o per i gruppi.

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“Tieni pulita la strada!”

Lo sguardo retrospettivo sempre ci illumina i passi compiuti e da compiere. Oggi se guardo alla passata stagione di lavoro vedo lo sforzo veramente grande che abbiamo compiuto per dare una sistemazione concettuale al nostro lavoro e alla prospettiva che incontrano coloro che vengono all’eremo.

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Senza fine

Piccoli sassi
nel letto di un fiume
senza tempo,
si incontrano e si scontrano,
si frantumano e si levigano.
Questo sono le nostre ore,
i nostri giorni e i nostri anni,
piegati dall’incontro,
ridotti ad una insignificanza,
consapevoli di essere solo sassi.

Il ritorno del piccolo quotidiano

Ciò che in tutti i momenti ci attende è quel piccolo gesto, quell’accadere che già tante volte abbiamo vissuto e che, oramai, nemmeno più vediamo.
La nostra sfida è nel non cadere nell’atteggiamento del “ti conosco!”, ma rimanere aperti alla possibilità che in ogni cosa che accade – la più piccola e la più sperimentata – sempre si cela un abisso di senso che quasi mai abbiamo indagato.

Rientrare in sé

L’estate porta con sé una certa dispersione: secondo la sapienza antica l’autunno con le sue forze centripete entra il 20 agosto e, se osservate attentamente il vostro interiore, noterete come in questo periodo si stia già strutturando una certa disposizione all’introversione, un certo riallinearsi, un divenire più attenti alla propria intimità.

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