Ti posso essere utile?

Tutta l’esperienza interiore,
tutta la meraviglia e la pienezza
e il senso e la pregnanza,
non hanno alcuna rilevanza.
Il rilevante è:
ti posso essere utile?

Dove risiede il mio essere?

Vengono persone ed ogni incontro, ogni giorno, è una meraviglia.
Ogni persona articola in modo differente la domanda ma,
nella sostanza, tutti chiedono la stessa cosa: dove risiede il mio essere?

Piccole rappresentazioni

Ieri sera sono andato alla spiaggia di sassi alla foce del fiume. Dopo le piogge di questi giorni il mare era grosso e l’acqua torbida. Guardavo questa distesa immensa e in perenne, potente, movimento e si è manifestata con chiarezza la consapevolezza della nostra, umana, irrilevanza: piccoli esseri, pieni di pretese, niente di fronte alla natura, alla vita che in un attimo ti spazza via. Piccole rappresentazioni alla pari di tutte le rappresentazioni, niente di speciale..

Non sai

Quale ritmo
modula
il tuo respiro?
Non sai
del respiro
che viene.

Da soli

Un tempo dedicavo
ogni momento libero alla lettura.
Adesso guardo i libri
coperti di polvere
e solo raramente compio
il gesto di aprirne uno.
Non cerco più contenuti,
né stimoli, né conferme.
Mi sembra di comprendere che,
ad un certo punto, si va
completamente da soli,
senza appigli.

La centralità dell’altro da noi

Nel momento in cui ci chiediamo: “Che cosa avrà spinto l’altro a quella azione, a quelle parole?” compiamo il gesto preciso del mettere al centro l’altro , il suo punto di vista, la sua motivazione interiore.
Quel gesto comporta un nostro divenire secondari: primario è l’altro e l’interrogazione sull’altro.
Questo gesto non è possibile fino a quando noi siamo impregnati della nostra visione e ci collochiamo al centro della scena; può avvenire soltanto quando dentro di noi si è sviluppata la consapevolezza della nostra non centralità sostenuta da un adeguato sentire di coscienza.
Prima di quel sentire l’ascolto e l’interrogazione sulle ragioni dell’altro è una pratica con cui ci misuriamo costantemente e ogni scena ci racconta della necessità di decentrarci da noi e di aprirci all’altro..