Contemplazione quotidiana 3

41. Per il contemplante la questione del “chi sono?” è inesistente. “Quale sentire affluisce ora?”, questo è invece reale ma non è una interrogazione, è il frutto di uno stupore quando è travolto dall’onda di piena. [19.1.25]

40. Il mito del gratuito (senza compenso richiesto) è anche il mito della centralità di sé, del “ho diritto”. È un mito che attraversa la cultura digitale quanto l’ambito spirituale e sembra incontestabile: ovunque viene proposto come valore alto, nobile.

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Contemplazione quotidiana 2

35. Nessuno è quello che mostra né quello che crede di essere: lo sguardo contemplativo, la focalizzazione sul sentire ci portano a comprendere l’illusorietà di ogni manifestazione.

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Contemplazione quotidiana 1

18. Al paragrafo 17 evidenzio il nodo della disciplina di vita: se la vita vera, autentica, è ciò che vogliamo realizzare, allora entriamo in un ambito in cui le forze, le disposizioni, il carattere, gli attaccamenti, i bisogni vanno gestiti e disciplinati.

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Se contempli l’attimo presente

Se contempli l’attimo presente scopri che è vuoto di ognuno degli attributi che gli conferisci: è vuoto di te, è spazio vasto, è privo di senso, è esistenza, è essenza, è unità, è vita generatrice in potenza e in atto.