Gv 4,34
Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua.
Dunque: “Mi nutro del servire la volontà di Dio”.
Contemplazione
La nostra esperienza della vita, di noi, dell’altro. Sguardi senza osservatore.
Sublimazione delle energie e incarnazione dell’esperienza di Dio
Prendo lo spunto dal commento di Paolo al post La sessualità è vibrazione, la genitalità un suo effetto.
Paolo chiede: Puoi focalizzare la differenza fra lasciare circolare le energie e la loro sublimazione? Gli risponde Gianfranco.
La nostra capacità di attingere alla sorgente della vita e di Essere essa
Gv 4,13-14
Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna».
Dalla sequenza dei fatti, al Ciò-che-è
Questo rispondo a Samuele nel post: Quando una persona inizia a meditare e a pregare? La “chiamata”
Tu dici che l’adesione alla identità è generata dalla identità stessa: condivido, ed è un adesione che sorge dalla necessità dell’identità di sentirsi d’esistere e da quella della mente di catalogare, dividere, qualificare e quantificare.
L’albero della vita tra Essere e divenire
Come in una grande quercia, la radice simboleggia l’Essere, le fronde il divenire.
Il tronco tiene assieme e collega armoniosamente Essere e divenire, a cavallo tra tempo e non tempo vive il miracolo dell’equilibrio nella vita, dell’ambivalenza di tutte le cose, della connessione tra ogni forma e ogni stato sempre operante.
L’abbandono di sé, per conoscere la realtà e l’Assoluto
In questo Tweet cito l’incipit del Magnificat, ed Antonella commenta dicendo che il brano le “stride”.
Le rispondo: ” Questo passo è una meraviglia e, come le meraviglie, si svela all’anima che si abbandona ad essa.. “
Saper ascoltare il silenzio in sé
Per la mia preghiera, quando essa non è silenziosa, è lo è nella quasi assoluta totalità dei casi, uso il Libro della preghiera universale di Giovanni Vannucci.
L’esperienza certosina della preghiera continua e il Sentiero contemplativo
Alcune considerazioni in merito al post Vite dedicate all’unificazione: la via dei certosini.
Ai nostri occhi risalta il ritmo pressante della preghiera personale e collettiva: ci sembra opprimente, soffocante, improntato ad un forte rigore, dice Natascia.
Vite dedicate all’unificazione in Dio: la via dei certosini
Fonti: Toscana Oggi, 2013, è l’articolo sotto riportato.
I certosini di Farneta, Pdf
Statuti dell’ordine certosino
Identificazione, immedesimazione, contemplazione
Le questioni da voi poste.
Paolo
Questo pomeriggio a VDM è stata intavolata una discussione in tema di identità , processi di identificazione e disidentificazione che merita di essere approfondita.