Quel processo

Quei giorni
permeati dal processo
di un qualcosa che muore.
Non c’è tristezza
né altro:
uno sguardo profondo,
penetrante ed assorto
su questo scomparire.
Viene osservato quel processo,
da chi?

Senza fine

E’ senza fine
il gesto dell’inchinarsi
di fronte alla vita,
dentro alla vita.

Dove tu vorrai

Più volte
ti ho rinnovato
la mia disponibilita’
ad andare fino in fondo,
a non temere.
A non resistere.
Oggi rinnovo ancora
e ancora.
Andrò dove Tu
vorrai condurmi.

L’unica realtà

Ti è evidente
l’unica realta’
che accade proprio ora.
Quella parola,
quel volto che osservi,
quella piccola complicita’,
quei passi,
quelle ombre.
Non c’è altro.

La puoi definire semplice

Impariamo dalla vita
da ciò che accade
in ogni attimo del quotidiano.
Imparare significa sviluppare
una interpretazione di sé
sempre diversa.
S’alza un canto,
s’incanta un movimento,
la vita è adesso e,
priva di connotazione,
la puoi definire
semplice.

La semplice realtà

Gesti.
Parole.
Spazio.
L’accadere della realtà.
Né umana
né divina,
la semplice realtà.
Senza aggiunte.

Una sola possibilità

Tutto parla
di una resa senza condizione.
Tutte le scene
che si presentano,
tutte le forze
che salgono
parlano del gesto
dell’abbandonarsi,
del fidarsi,
dell’affidarsi.

La vita unitaria in atto

Allora c’è la consapevolezza
della vita che vive,
non di un sé che vive.
Attraverso quel corpo,
quella parola,
quell’emozione,
accade la vita
che non è mia,
è semplice vita,
una e indivisibile.