Pubblichiamo alcuni stralci del libro di Léo Moulin, La vita quotidiana secondo San Benedetto, Jaca Book editore, 1980.
Contemplazione
La nostra esperienza della vita, di noi, dell’altro. Sguardi senza osservatore.
Non pensiero, non forma, non sostanza, non dimorare
Il mio insegnamento* […] si basa sul non-pensiero come dottrina base, sulla non-forma, non-sostanza, e sul non-dimorare.
Illuminazione, intuizione, comprensione, mente
La posizione della Scuola settentrionale è quella di eliminare le impurità della mente per mezzo della pratica, quindi con un processo graduale che richiede un certo tempo.
Radicarsi alla Sorgente non discriminando
“Qual è la mia relazione con la Sorgente? Come mi radico in essa? Dal post ‘7 domande per ogni giorno della vita‘. Questa è la prima delle sette domande, vorrei ora aggiungere una sfumatura fondata sull’esperienza di questi anni.
Nell’irrilevante il segreto della vita
Non perché l’irrilevante contenga in sé chissà che cosa, la sua centralità deriva dal fatto che non è rilevante agli occhi dell’identità. Il rilevante per l’identità non svelerà mai l’Essenziale proprio in virtù del fatto che gli viene attribuita una rilevanza: i fatti sono solo fatti, divengono rilevanti in virtù di una attribuzione e questa ne vela la natura.
La contemplazione non è una pratica
La meditazione è, frequentemente, una pratica, la contemplazione è una disposizione dell’essere a volte interna alla stessa pratica meditativa.
Il sentire genera la disposizione contemplativa e permea i suoi corpi di questa informazione, la loro consapevolezza è pregna di esso.
La tensione tra l’Amore-che-È e l’amore possibile
Possiamo definire tutto il reale ‘Amore-che-È’, o, se preferite, ‘natura di Buddha’, ‘natura autentica’, ‘Essere’, Ciò-che-È’. La sostanza è che tutto ciò che esiste è Realtà dell’Uno che prende forma nella illusorietà del divenire.
Haiku e contemplazioni
I brani sono in successione numerica, risultano occultati quelli per cui non hai le credenziali.
Ultimo brano: 47 | 21.11 | 8,30
Riconoscere e celebrare il presente esistenziale
Ogni aspetto del nostro vivere è presente esistenziale, perché ogni aspetto è generato dal sentire e al sentire fornisce dati essenziali per il suo ampliamento. In questa visione non esistono fatti importanti e altri meno: esistono fatti che sono dati e ogni dato compone una sfumatura di comprensione.
Essere crisi, essere lievito
Crisi, dal lat. crisis, gr. krísis “scelta, decisione” (Treccani).
La crisi è un aspetto di un ritmo: acquisizione-consolidamento-crisi-acquisizione.
L’instabilità è il sale della vita, senza tutto cristallizzerebbe.