Il dodicesimo Patriarca Memyo Sonja [Anabotei Asvagosha, per testimoniare al tredicesimo Patriarca il vasto mare della natura autentica, disse: «I monti, i fiumi, la grande Terra tutto interdipendendo è edificato; in questa interdipendenza si attuano la pace interiore e i sei poteri straordinari».[2]
Zen, Dogen
Manuale di meditazione zen, di Carl Bielefeldt, recensione1 (zen1)
Recensione del libro: “Dogen’s Manual of Zen Meditation”, by Carl Bielefeldt
Autore: Kim, Hee-jin
Volume v.23 n.1 New Series
Date 1990, Pages 141 – 145
Publisher Eastern Buddhist Society, Otani University
Bendōwa, Dōgen: l’esperienza ad Antaiji 20
Il capitolo conclusivo dell’edizione italiana di Bendōwa curato dalla Stella del mattino, comunità buddhista-zen.
Dōgen, Busshō: commento (2) di Jiso Forzani a Bussho 4 [busshō4.4]
[Dal post precedente] È vero osservare, quindi non è un soggetto che osserva, non è un oggetto osservato. Questo è la relazione del tempo reale: è la relazione che trascende. La natura autentica è questo: è il corpo nudo della natura autentica. Natura è questo, autentica è questo».
Dōgen, Busshō: commento (1) di Jiso Forzani a Bussho 4 [busshō4.3]
Saremmo tentati di sorvolare su questa frase: «Aspirare a conoscere la vera forma della natura autentica, in verità è osservare la relazione del tempo reale. Quando il tempo viene, la natura autentica si fa presente».
Dōgen, Busshō: il tempo della natura autentica è adesso 4 [busshō4.2]
La gente, nel passato e nel presente, continua a intendere l’espressione quando il tempo viene come se il tempo in cui si attua la natura autentica fosse sempre successivo del momento attuale.
Dogen, Busshō: l’osservare che è sentire 4 [busshō4.1]
Invece non c’è l’osservare adducendo categorie del conoscere come chi vive nelle passioni o chi è libero dalle passioni o chi possiede il risveglio originario o chi è all’inizio del risveglio o chi è privo di risveglio o che ha raggiunto il vero risveglio: allora non c’è più l’osservare.