Qoèlet – Capitolo 3
[1]Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
[2]C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Essenziale
La relazione che ci svela
Mi capita, con regolarità, di avvertire nella mente la “pressione” mentale di singoli o gruppi, per questioni che mi riguardano e nelle quali sono coinvolto, ma anche per questioni altre.
Credo sia una forma di telepatia, ma non so dire di più perché non coltivo questa conoscenza.
7 domande per ogni giorno della vita
Al risveglio
Qual è la mia relazione con la Sorgente?
Come mi radico in Essa?
Chi genera la vita che chiamo mia e che vivrò nelle ore che mi attendono?
Da dove sorgono le scene che mi si presentano?
La conversione interiore, il deserto, l’unità tra Essere e divenire
Marco 1,9-13
9 In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. 10 A un tratto, come egli usciva dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. 11 Una voce venne dai cieli: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto».
L’illusione di avere molte vie tra le quali scegliere
Giovanni 6,66-69
66 Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
67 Perciò Gesù disse ai dodici: «Non volete andarvene anche voi?» 68 Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; 69 e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
L’azione trasformatrice della fede
Definiamo per l’ennesima volta il significato di “fede”: non il “credere” in qualcosa o in qualcuno, ma l’esperienza inequivocabile dell’essere parte e dell’essere condotti. L’adesione ad un fuoco, ad una forza interiore che ci radica nell’esistere e ci unifica in noi e nel Tutto.
L’amore per qualcuno è una limitazione dell’amore universale
Può darsi che l’argomento che tratterò risulti indigesto alle identità, le quali amano scaldarsi al fuoco dell’amore umano e, quando questo viene relativizzato, reagiscono provando il freddo dell’ignoto e dell’estraneo.
Sull’amicizia umana e sull’amicizia in Dio
Chi scrive è un solitario, un eremita, qualcuno che ha messo in discussione le radici stesse del paradigma comune a gran parte degli umani.
Nel mondo le persone si dicono amiche, o nemiche, o, magari, indifferenti.
Chiamiamo caldo ciò che scalda le identità e freddo ciò che toglie loro appigli
Marco 10,17-25
17 Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.