Vi chiederete perché iniziare un percorso preparatorio proprio i primi giorni di agosto, quando alcuni di voi sono già in vacanza e altri la stanno aspettando, magari stremati.
Essenziale
La centralità dell’Io nelle scene feriali
Dice un fratello nella Via del monaco: “La scena è messa in piedi da me per me, per un sentimento di narcisismo, per il piacere di guardarsi.”
Può darsi, ma la cosa potrebbe essere molto più complessa.
Sentire simultaneamente il fluttuare degli stati e l’Essere
Da Contemplando riporto questo post di Roberto d’E.: Esistono giorni in cui il Tutto si manifesta attraverso ogni cellula del mio corpo. Altri in cui il Deserto si profila davanti ai miei occhi. Nulla sembra parlarmi. E nulla posso esprimere. C’è Vuoto e vuoto. C’è Silenzio e silenzio. C’è uno stare Soli e un sentirsi soli.
La presunzione di aver compreso
Quando insegnavo mi è stato mosso più volte l’appunto di chiedere molto a coloro che partecipavano all’organismo del Sentiero: in cuor mio credo di aver chiesto troppo poco.
Qual era la sostanza del mio chiedere? Se affermi di aver compreso questo, esso si deve specchiare nella tua vita, nei tuoi comportamenti.
La gestione del dolore interiore: consapevolezza e disconnessione
Commentando il post La vita è effimera quanto un soffio di vento [V12] chiede Luciana: Anche il dolore che tanto temiamo ci parla dell’effimero?
Le rispondo dall’ottica del Sentiero contemplativo: se la vita è sorgere e scomparire, cosa la rende durevole come tante volte è il dolore?