13. L’osservazione e l’ascolto sono la via d’accesso alla contemplazione, allo stesso modo di come sono il suo frutto. Ma bisogna intendersi sul significato di osservazione e ascolto: in entrambi i casi non si tratta tanto, innanzitutto, di essere ricettivi verso i dati esterni al nostro sistema, ma rispetto ai dati interni, interiori. Possiamo osservare il flusso dei dati, ascoltare ciò che sorge dai corpi come dal sentire e sentire tutto questo in modo unitario: la contemplazione è questo sentire in modo unitario.
Il quotidiano
Non sforzatevi di amare, è una fesseria: liberate Amore
I versetti evangelici relativi sono nella mente di tutti, inutile riportarli, ma più importante dei versetti è il programma costitutivo di ogni sentire, la radice di ogni esistenza che testimonia la non alterità dell’altro e l’unione inscindibile di tutte le creature: uno è l’Assoluto e uno è ciò che da esso prende illusoria forma.
Sorprendere e lasciarsi sorprendere nella Via
È sorpresa ciò che spiazza. In una coppia, in una famiglia, sul lavoro molte sono le occasioni di essere spiazzati, ma così deve essere anche in una Via che, se è vitale, mai ti lascia nel posto interiore dove eri.
Morire di provincialismo
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Dopo l’Intensivo del Sentiero Contemplativo: la fragilità
Dopo l’intensivo del Sentiero Contemplativo sperimento quella fragilità di cui mi avevano parlato. L’esposizione all’intensivo è un’esperienza trasformativa, qualcosa succede, qualcosa cambia.
E allora lascio fluire le dita sulla tastiera e scrivo, in modo naturale e scrivo perché sento il bisogno di mettere da qualche parte ciò che accade.
La disposizione contemplativa sintesi di Essere e divenire
È nella disposizione contemplativa che Essere e divenire sono percepiti e compresi simultaneamente, senza sforzo alcuno. L’atto contemplativo è privo di soggetto, dunque scorrono i fotogrammi dei fatti che sono colti nella loro essenza, senza interpretazione, senza aggiunte.
Il rumore dei concetti e le necessità del contemplativo (Appunti)
Alcune considerazioni in merito al post Divenire, reincarnazione: tutte illusioni! e al rumore dei concetti. Quanto affermato da Scifo, da Kempis del CF77, da altri in questo tempo così prolifico di scoperte sulla natura della realtà che percepiamo, è di qualche utilità o è solo cibo per la mente?
Quando nulla più ci spinge sulla scena
C’è una gioia unica nello scomparire,
nel divenire irrilevanti.
La Trasfigurazione del monaco: dall’imprinting all’ordinario dei giorni
Marco 9, 2-13
2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. E fu trasfigurato in loro presenza; 3 le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un tal candore che nessun lavandaio sulla terra può dare.
7 domande per ogni giorno della vita
Al risveglio
Qual è la mia relazione con la Sorgente?
Come mi radico in Essa?
Chi genera la vita che chiamo mia e che vivrò nelle ore che mi attendono?
Da dove sorgono le scene che mi si presentano?
Il condizionamento dell’altro mi svela nelle mie non comprensioni
Prendo lo spunto da questo fatto che ho segnalato: “Nessuno mi farà diventare una non-persona!“
La mia tesi è questa: ciò che esprimiamo non è mai frutto dell’ambiente sociale, del condizionamento, ma delle non comprensioni che ci troviamo ad esprimere e a superare.