ln che modo il sentire crea i mondi della percezione [realtà2]

Cerchio Firenze 77, Il libro di Francois, Edizione Mediterranee, pp. 209-213
Nell’enunciazione del loro insegnamento, in un primo momento, i maestri hanno fatto l’esempio dei fotogrammi, mediante il quale si diceva che tutto esiste già in uno stato di eterno presente e di infinita presenza, mentre sono gli esseri che, nei piani della percezione, percepiscono in successione questo eterno presente.

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L’accoglienza interrogante, la relazione maestro discepolo

Le parole dette ieri da Roberto in “Via del Monaco” mi sono parse davvero fondamentali sotto diversi aspetti. Ho ripreso, tagliato e riportato qui un parte di quelle parole, evidenziando in grassetto alcuni nodi essenziali sui quali “sostare”, riflettere e interiorizzare.

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Una riflessione sulla necessità di Essere/Divenire

Quando, negli anni ’90 del secolo scorso, ho lasciato la Stella del mattino e l’ambiente zen relativo, l’ho fatto per un motivo: trovavo quell’approccio non adeguato all’interiorità di un occidentale, sentivo che non rispondeva alla complessità dell’approccio esistenziale che prevale qui, a occidente.

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Percezione simultanea, natura della mente, disconnessione

Mettiamo a disposizione di chi ci segue questa raccolta di materiale frutto di alcune discussioni in una chat interna del Sentiero. Il Pdf per la stampa.
La realtà non è una che Diviene, ma una che È. L’essere umano consapevole e risvegliato comprende la simultaneità di Essere e Divenire e ne vive il paradosso. In ‘superficie’ vediamo il Divenire, in ‘profondità’ sentiamo l’Essere.

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