Matteo 6.25 «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?
Umano e assoluto
La realtà della vita, dell’umano, e quindi dell’Assoluto, secondo la visione del Cerchio firenze 77 e del Cerchio Ifior
La resistenza dell’identità al nuovo
Da Francesca: “A volte, mi sembra, si ha paura che il “distacco” corrisponda ad una assenza di coinvolgimento. Forse perché l’idea di coinvolgimento che abbiamo è rivolta ad alimentare l’emotività nella quale ci identifichiamo?”
E’ così. La mente/identità, basandosi sugli strumenti interpretativi di cui dispone, considera vita soddisfacente e gratificante quella che contiene un certo tasso di cognizione, di emozione, di sensazione, di azione.
La preghiera, il dialogo interiore
Presentiamo un testo illuminante del Cerchio Firenze 77 sulla preghiera e sul pregare, tratto dalla pagina Facebook del Cerchio.
In sé le parole di Kempis esauriscono l’argomento e poco possiamo aggiungere. Nella nostra didattica noi parliamo di “dialogo interiore” e preferiamo questa espressione perché meno condizionata.
La ricerca senza ricerca
Federica ha scritto: “Anche la Ricerca credo sia un atto di fiducia, ricercare qualcosa in più, qualcosa di altro, qualche cosa ancora; non va in opposizione con la necessità di accettare e, ancor meglio, di accogliere quello che già c’è. Si può apprezzare quello che è Presente e anelare infinitamente all’Altro?”
Ad un certo punto del cammino accade qualcosa che conduce oltre l’anelito.
Potremmo dire che l’anelito è il colore che assume la spinta profonda e inestinguibile all’unità
La vita unificata, il simbolo pasquale
La teologia cristiana ha indagato e indaga senza fine il mistero della natura del Cristo/Gesù, la relazione tra umano e divino.
Dal nostro limitato punto di vista ci appare un’evidenza: ciò che nell’umano si manifesta viene generato nel sentire.
Più ampio è il sentire più nell’umano si specchia quell’ampiezza.
La fine della ricerca non è la fine dell’imparare
Disteso sul prato guardo il cielo tra i rami pieni di germogli di un’acacia. Giorni fa, parlavo con una persona che mi raccontava della sua formazione e di come, ad un certo punto, fossero in lei morte le domande.
Ho parlato anch’io, più volte, della fine di quella spinta interiore che ci porta a cercare e a porre domande, a sé e agli altri.
Cammino con te
Dovunque tu vada sono i tuoi passi, la tua direzione, la tua intenzione. Mai potrai dire: “Mi hai abbandonato!”, se guardi attentamente, mai potrai dirlo.
Salmo 22
Traduzione David Maria Turoldo, Gianfranco Ravasi. Ed.Mondadori
Dio mio, Dio mio, perché,
ma perché mi hai abbandonato,
Dio mio assente e lontano!
Chi sei Tu? Sulla natura dell’Assoluto
Chi sei Tu, essere assoluto di cui noi siamo atomi?
Tu che trascendi le nostre limitazioni ed il morire di ogni istante?
Tu che ci salvi dall’immobilità e ci fai evadere dalle condizioni di limitatezza?
Un brano di Kempis, Cerchio Firenze 77, tratto dal libro “La fonte preziosa, Edizioni Mediterranee.