Non discutere sulla quantità, poco o tanto che sia, degli ingredienti ricevuti secondo le disposizioni del kusu. Senza curarti di infimo o eccellente, solo mettiti all’opera con energia e diligenza.
Meditazione
La vita come meditazione.
Tenzo Kyokun: senza curarti di infimo o eccellente [6 e 7]
6. Dopo aver preparato la pietanza di verdure per la colazione, [1] [il tenzo] raduna ciò che serve per la preparazione del riso, della minestra di verdura e di tutto il resto del pranzo del giorno. Lava vassoi, vaschette, utensili e attrezzi, purificandoli con energia e dedizione.
Coinvolgersi fino in fondo e proteggere (in merito a Tenzo Kyokun 5)
Feng (Seppo) dice: “Scarto rena e riso insieme”. Dongshan dice: “I monaci allora cosa mangiano?”
Feng rovescia il contenitore. Shan dice: “Tu, più avanti incontrerai una persona diversa e resterai con lei”.
Tenzo Kyokun: rimboccarsi le maniche e proteggere, il cuore della Via [5]
5. Xuefeng faceva il tenzo nel [monastero di cui era abate] Dongshan [1]. Un giorno, mentre vagliava il riso, Dongshan gli chiede: “Fai la cernita della renella e scarti il riso o secerni il riso e scarti la renella?”
In zazen si abbandona il non essere
In zazen si sceglie di non essere mente: in virtù di questa scelta che diviene atto di disconnessione ripetuto, il praticante È, la realtà È, ogni fatto È.
Questo solo perché è stato scelto di non identificarsi con il processo mentale ed emotivo.
Il particolare e l’insieme, simultaneamente (in merito a tenzo kyokun 4)
“Se i sei gusti non sono curati, se le tre virtù non sono garantite, allora non c’è offerta del tenzo ai monaci”. Per prima cosa mentre ispeziona il riso, insieme vede la renella, mentre ispeziona la renella insieme vede il riso, se osserva avanti e indietro fin nei minimi particolari senza distrarre lo spirito, con naturalezza le tre virtù si armonizzano, i sei gusti si ordinano.
Tenzo Kyokun: “Pur vedendo un aspetto ne perda di vista un altro” [4]
4. La selezione del riso, la preparazione delle verdure e tutto il resto lo controlla da vicino in prima persona, opera con spirito diligente e cuore sincero, non sia mai che per un attimo di incuria e pigrizia pur vedendo un aspetto ne perda di vista un altro. In mezzo all’oceano della virtù1 non dà via una sola goccia, sulla cima della montagna delle buone radici2 ancora aggiunge anche un granello soltanto.
Sedere in zazen, sedere al cospetto della profondità della vita
Il testo che segue è la traduzione dall’inglese di un incontro fra Uchiyama Kosho Roshi e Takamine Doyu. Qui la presentazione di Jiso Forzani e l’intervista completa. Uchiyama Roshi dice cose importanti rivolte, in particolare, al lettore e al praticante occidentale.