Affinché non smarriate la via

Potrei dire che la fede (qui la differenza tra fede e fiducia) è simile al fiore del tarassaco, al soffione, ma non è vero, non è quello che penso e non è la mia esperienza.
In me la fede è una quercia: la presenza dell’Assoluto, chiara e vivida, affonda le sue radici e allunga i suoi rami nell’interezza della mia vita, e no, non sono attraversato da alcun dubbio.

continua..

L’equilibrio interiore e la disposizione meditativa

“E’ fondamentale, in questa concezione del Cosmo, il concetto di equilibrio: ogni variazione delle vibrazioni all’interno del Cosmo turba il suo equilibrio energetico (una sorta di immagine energetica del Cosmo, stabilita come unica possibile fonte di riferimento per la struttura di un determinato Cosmo), e la conseguenza è che all’interno dell’intero Cosmo le energie tendono a ridistribuirsi

continua..

Da divenire ad Essere attraverso la meditazione

Nella logica del divenire, tutto diviene: un giorno ne prepara un altro, una vita un’altra ancora.
Nella logica del divenire, quello che non impari oggi lo imparerai domani; il limite di oggi verrà superato domani, o in un’altra esistenza.
Se il dolore ti accompagna, tu sai che è dovuto alle tue incomprensioni, e sai che queste non si risolvono con uno schiocco delle dita, ma abbisognano di tempo e processi per essere superate e divenire comprensioni

continua..

Proteggere il proprio cammino interiore per non smarrirsi

Non si torna indietro quando le comprensioni sono acquisite, ma prima? Nel mentre esse si strutturano quante volte il vecchio torna e bussa e sembra avere un fascino?
C’è sempre una comprensione in divenire e dunque c’è sempre una possibilità di smarrimento.
Ognuno di noi, piccoli operai della via interiore, ha trovato un modo per ancorarsi al proprio cammino, e chi non l’ha trovato è bene che lo trovi.

continua..

Meditazione e contemplazione nell’ordinario quotidiano

Con il termine meditazione definiamo quella disposizione interiore alla consapevolezza, alla presenza, alla disconnessione ripetuta di ogni identificazione.
La pratica meditativa non è dunque, dal nostro punto di vista, un’esperienza più o meno lunga da coltivare in un tempo dato, ma una disposizione che si innerva nell’ordinario della vita e che illumina ogni fatto di consapevolezza e presenza e, affinché questo possa accadere, disconnette ogni contenuto mentale ed emozionale non necessario.

continua..