La pratica meditativa, l’ascolto e il silenzio di sé, la comprensione

Ci sono passaggi complessi nella vita, come ci sono stagioni in cui si può stare a mani basse.
Ci sono fatti semplici e fatti complessi, esperienze facilmente accessibili e altre che richiedono un bagaglio di conoscenze e comprensioni più vasto per poter essere afferrate.
Come dicevo nel post Accompagnarvi nel quotidiano, nei due siti che seguiamo, questo e Cerchio Ifior, sviluppiamo accenti differenti di tematiche simili: la funzione di Cerchio Ifior è di fornire le basi della conoscenza e della consapevolezza; quella di questo sito è di entrare nel ventre dell’esperienza meditativa, contemplativa ed unitaria.

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La meditazione: pratica spirituale, processo esistenziale, mito, rimozione

Un’amica mi chiede di scrivere sulla meditazione, cercherò di farlo indagando il tema in modo non convenzionale attraverso una serie di appunti, senza la pretesa di esaurire il tema.
Una definizione:
– la meditazione è la pratica della consapevolezza di quel-che-è;
– la meditazione è la pratica della non-consapevolezza di quel-che-è;
– la meditazione è la pratica del processo della consapevolezza di quel-che-è.

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La disciplina necessaria nel governo delle forze interiori

In questo video trovate gli ultimi attimi di vita di due ragazze inconsapevoli del loro essere e del loro agire.
La sera, quando oramai la giornata è finita, guardo quasi sempre qualcosa su Netflix: mi interessano quelle narrazioni che hanno anche una valenza esistenziale, in questi giorni sto seguendo una serie in cui i protagonisti si sono formati nella disciplina del Kung Fu.
Formati nella disciplina: di questo voglio parlare.
La disciplina delle emozioni, del pensiero, dell’azione: cose d’altri tempi, desuete, forse improponibili oggi, inascoltabili da identità fondate sulla propria centralità.

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Una lettura al giorno. Meditazioni quotidiane

  • Una sintesi delle condizioni necessarie per realizzare una disposizione interiore unitaria: 7 brevi post
  • Canti del Sentiero
  • Due mantra per la pratica meditativa e contemplativa quotidiana
  • Testi per le letture al sorgere del giorno, ai pasti, al tramonto, alla sera.

Gennaio 1 | 2 | 3  | 4 | 5 | 6 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31

Febbraio 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29

Marzo 12 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 2425 | 2627 | 28 | 29 | 30 | 31

Aprile 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30

Maggio 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 |31

Giugno 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | Pausa fino al primo luglio

Luglio 1 | 2 | 3  | 4 | 5 | 6 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31

Agosto 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | Pausa

Settembre  12 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 2425 | 2627 | 28 | 29 | 30

Ottobre  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 |31

Novembre 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30

Dicembre 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | Pausa fino al primo gennaio


E quale può essere la mia preghiera, se ancora ha un senso pregare?
Come posso rivolgermi a te, Padre, se tu non sei una persona?
Come posso pregarti per chiederti qualcosa, quando già tutto tu mi dai prima che lo chieda?
Come posso pensare di capire qual è il mio bene e quello domandare, quando il mio sguardo non va oltre le mie limitazioni ed il mio giudizio di conseguenza è così parziale?
Posso pregare solo di scusare la mia presunzione di sostituirmi a te nel sapere che cosa mi è necessario, senza considerare che solamente il vero bene è la vera mia necessità, non quella che credo tale.
La mia preghiera non può essere che un ringraziamento.
Debbo ringraziarti perché non mi ascolti, perché non fai la mia volontà, ma la tua.
La mia preghiera non può essere un contatto con te perché già io sono nel tuo seno in modo indivisibile, nonostante la mia incoscienza, e mai, per nessuna cosa che io faccia o senta, tu mi ripudi, mai l’esistenza che mi comunichi viene meno.
Padre, se ciò a cui vado incontro lo debbo subire per il mio bene, fa’ che trovi la forza per subirlo anche se non ho la consapevolezza della sua necessità, ma se deve accadermi per stimolarmi a lottare e reagire perché non accada, fa’ che trovi la volontà e la determinazione che mi sono necessarie.
La mia preghiera può essere solo quella di rivolgermi a te, Padre, per trovare, io o altri, la consapevolezza di una simile verità, perché in tale consapevolezza si spegne ogni affanno, ogni paura, ogni smarrimento, ogni solitudine, e si trova ogni serenità, ogni certezza, ogni conforto, ogni pienezza.
Io sono in te, Padre, parte della tua esistenza!” Kempis, CF77

La preghiera nel Sentiero contemplativo

Non è l’uomo che genera la preghiera,
è la preghiera che genera l’uomo,
la sua realtà nella verità,
nell’autenticità,
nell’essenziale.
Tutta la vita non è altro
che lo svelamento
di quella parola,
di quella nota,
di quella sostanza d’Essere.
La preghiera è l’affiorare
alla consapevolezza
dell’essere costitutivo di ognuno.
Non è l’uomo che si rivolge a Dio,
è la rivelazione di Dio
che dà forma all’uomo
e a Lui si rivolge senza sosta,
essendo Lui.
La preghiera è relazione profonda,
indissolubilmente interna all’essere di Dio,
al sentire di Dio,
dinamica tra gli infiniti gradi del sentire
che Lo costituiscono,
tra Sé e l’immagine di Sé nel divenire.
La preghiera non è interlocuzione
tra due soggetti.


Madre nostra
Tu che ci sostieni ed alimenti
Concedimi un altro passo
Affinché questo essere possa meglio comprendere il suo camminare
Madre nostra
Poco conosco delle Tue mille forme che uso ed abuso in ogni istante
Madre nostra
Mostrami ancora la via da percorrere
Ch’io, umilmente, possa divenire un poco più ponte fra cielo e terra
Eddy

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

2/ Meditazioni in evidenza

Quale può essere la mia preghiera, se ancora ha un senso pregare?

Sì è vero, tu non sei quel Dio lontano nella sua immensità,
che misura la sua onnipotenza con la fragilità dell’uomo,
che ci beffa dandoci la mente per nascondersi
dietro l’assurdo dogma e quindi confonderci.
Tu non sei quel Dio che fa dei nostri errori
colpe meritevoli di eterna pena,

continua..