E’ così vivida la percezione della realtà come rappresentazione che il vivere avviene da un lontananza incolmabile.
C’è uno sguardo profondo e penetrante che osserva un deserto di sostanza.
Voci, colori, parole, stimoli, tentativi, ricerche ridondano ovunque: un circo, una giostra appaiono.
Molto appariscenti. Sostanzialmente vuoti. Irreparabilmente preclusi.
Rimane il silenzio, lo sguardo profondo, la vastità del deserto.
Il mondo visto dall’eremo
Riflessioni sul mondo visto dall’eremo, da una lontananza che è anche profonda prossimità.
Piccolo Albero, la portata del gesto dell’accogliere
Un bambino di cinque anni perde entrambi i genitori e va a vivere con la nonna, una Cherokee, e il nonno, un mezzo Cherokee, che abitano in una capanna nel bosco, ai piedi delle montagne. La prima sera, nella nuova casa..
Nuova responsabilità, nuova democrazia
Bene, sembra proprio che la grande anestesia stia finendo.
Veramente molta gente ha espresso la propria opinione, non ha delegato altri a rappresentarla, si è assunta la responsabilità di affermare un punto di vista e di sostenerlo coerentemente.
Una comunità di esseri; ma siamo a disagio..
Una bellissima sequenza del nostro pianeta, un invito alla responsabilità, l’affermazione di una evidenza: