La gratuità è il semplice accadere che non si colora di nulla: di nessun concetto, di nessuna etichetta, di nessun darsi da fare per meritarla o per conquistarla, e di nessuna pretesa.
Via della conoscenza
La propria, personale, inutilità 19
Una voce: Quando muore la speranza di evolvere, muore contemporaneamente quel terreno che voi coltivate per essere assorbiti nel Divino; è lì che accrescete il desiderio di essere accolti dal Divino, di essere quasi annullati in Lui, fino al punto da non essere quasi più niente: solo un piccolo residuo facente parte della Sua divinità.
La gratuità quando la mente tace 18
Come vedere, allora, la relazione fra il Divino e l’umano? Quando entrano in crisi tutti i racconti che ciascuno si fa per rappresentarsi quel contatto e quell’intima fusione, e quando svanisce l’idea di un dono o di un aiuto divino, allora si affaccia una domanda: “Come mai sento il bisogno di vedere nel Divino un’opportunità?”.
La vita è gratuità 17
Una voce: La vita è. La vita è così com’è, ma quel così com’è rappresenta un costringimento che non vi lascia scampo nel percorso interiore, perché vi costringe a stare dove non vi piace, dove nulla c’è da aggiungere, dove non sapete come collocarvi e dove non trovate più alcun senso per compiere passi verso il vostro progredire.
Il Divino è l’essenza dell’impermanenza, il vuoto non il pieno 16
Il Divino, osservato dal relativo, è immanente allo sfilare della vita, ma è contemporaneamente trascendente quella sfilata; sfilata che è una porta aperta per riconoscere l’effimero, il transeunte e l’impermanente, che l’uomo vive come provocazioni, eppure nel relativo non può che essere così.
Il presente momento dopo momento, il Divino a flash 15
Una voce: Nel mondo che vi circonda è ovunque presente l’eccedenza, che resta inaccessibile ai vostri tentativi di interpretarla. La presenza del Divino nel relativo è nel frammento concluso in sé e nella sua non-estensione.
Il Divino non è il sommo agente che supporta l’uomo 14
Una voce: Riassumendo, l’uomo “in cammino”, circoscrive il concetto di gratuità nell’“intervento” dell’eccedenza divina.
Il Divino non è il supporto dell’umano 13
Una voce: Il vostro concetto di gratuità è strettamente legato al modo con cui interpretate l’“azione” divina rivolta all’azione umana, sempre all’interno di una temporalità.