Una voce: Noi non siamo qui a parlare di evoluzione a degli esseri che già sono convinti che maturando e maturando si immedesimano nell’Uno, pur mantenendo il proprio “io”.
Via della conoscenza
Via della conoscenza: il protagonismo nel dolore 9
[Sommario IA] Il dolore rivela l’illusorietà delle interpretazioni personali, mostrando che è una reazione a una presunta “sottrazione indebita” di sicurezze.
Le risposte immediate al dolore sono approssimazioni per placare l’eccitazione mentale e le proteste interiori, ma non soddisfano veramente.
Via della conoscenza: impermanenza, disconnessione e sfilata 8
[Sommario IA] La vita è un flusso continuo di eventi, un divenire soggetto al tempo.
Tutto ciò che esiste porta l’impronta della vita, plasmato da uno sfondo indifferenziato.
La vita nel relativo è caratterizzata da impermanenza, nascita e morte, frammentandosi in esseri limitati.
Via della conoscenza: solo l’adesso rimane 7.1
[SommarioIA] La “Via della Conoscenza” è un processo di continua altalena tra fascino e perdita, che porta a uno svuotamento del sé e a un doloroso vuoto interiore.
Via della conoscenza: perdita, fascino, piccolo vuoto 7
[Sommario IA] La spinta al cambiamento nasce da una profonda stanchezza e insoddisfazione verso il percorso interiore intrapreso, una sensazione di essere prigionieri di una gabbia mentale.
Questa stanchezza genera un senso di insufficienza e un bisogno di ricerca, spingendo l’individuo verso nuove strade, anche se incerte.
Via della conoscenza: il guazzabuglio nell’interpretare 6.1
[Sommario IA] Il “guazzabuglio” nasce dalla nostra interpretazione degli eventi, non dagli eventi stessi. Li sovrapponiamo a giudizi e significati preesistenti, creando aspettative e desideri che spesso vengono disattese.
La vera logica della vita è l’impermanenza: tutto nasce e muore. Il problema sorge quando cerchiamo spiegazioni e connessioni forzate tra gli eventi, secondo i nostri parametri mentali.
Via della conoscenza: il guazzabuglio interiore 6
[Sommario IA] La messa in crisi della struttura mentale tramite la Via della Conoscenza può inizialmente aumentare la percezione del “guazzabuglio”, ma successivamente può rivelare un ordine sottostante.
Il “guazzabuglio” persiste finché ci si identifica con una struttura mentale, anche se le sue caratteristiche cambiano.
Via della conoscenza: la paura e il protendere verso il nulla 5
[Sommario IA] Ogni domanda e affermazione è condizionata dal dualismo mentale e dai concetti preesistenti, impedendo di comprendere la realtà “non-mente” che è profondità, non nulla.
Il “nulla” menzionato non è l’assenza di tutto, ma ciò che rimane quando la mente tace, svelandone l’illusione di essere qualcosa. L’uomo è già nulla, ma si illude di essere qualcosa.
Via della conoscenza: la paura di perdere gli oggetti psichici 4.1
[Sommario IA] “Oggetto psichico”: meccanismo mentale che blocca il nuovo, interpretandolo attraverso il passato, creando standard basati su giudizi e pregiudizi.
La memoria agisce automaticamente, governando l’approccio alla vita, rendendo inutili gli sforzi per difendere punti di riferimento solidi di fronte all’imprevedibilità.
Via della conoscenza: l’oggetto psichico 4
[Sommario IA] L’oggetto psichico è l’interpretazione soggettiva della vita, una bussola basata su percezioni sensoriali e schemi mentali preesistenti.
Si forma attraverso un processo di accumulo e sistematizzazione delle esperienze passate, creando filtri interpretativi per il presente.