Le basi della Via della conoscenza. Ciascuno di voi imposta la propria vita nel tentativo di darle un proprio significato e quindi la vita viene piegata da ciascuno per renderla in qualche maniera accettabile da parte vostra. Ma questo è rinunciare a guardare alla vita come sacralità che non v’appartiene.
Via della conoscenza
“Eccomi, io sono soltanto un puro moto della Coscienza” [vdc26]
Le basi della Via della conoscenza. Quando l’uomo arriva al punto nel quale si consegna alla Coscienza, non ha senso parlare di volontà o di sforzo, ma tutto avviene, tutto accade. Il suo sforzo c’è stato, ma ora lui ha bisogno di togliersi l’idea di essere protagonista o attore o colui che è causa della propria trasformazione.
Non ha senso parlare di una vita che ha uno scopo [vdc25]
Le basi della Via della conoscenza. L’uomo che è arrivato alla non-mente dovrebbe accettare di non agire affatto, perché l’azione implica una finalità, la finalità implica porsi un obiettivo e porsi un obiettivo implica considerare la realtà come qualcosa che si vuole modificare o alterare o strutturare secondo quanto si pensa.
Libera dal pensiero, l’emozione è ciò che è [vdc24]
Le basi della Via della conoscenza. Se la mente tace, come fanno le emozioni a pulsare più forte? E se un’emozione diventa più intensa, che cosa ingigantisce l’emozione? È il pensiero. E che cosa inibisce un’emozione? È ancora il pensiero.
Ogni piacere e ogni dolore diventano un soffio di vento [vdc23]
Le basi della Via della conoscenza. La mente silenziosa significa lasciare che le emozioni esplodano e poi lasciare che passino, fare l’esperienza del piacere e del dolore senza troppi veli e senza troppi attaccamenti, poiché l’attaccamento al piacere significa voler prolungare il piacere e l’attaccamento al dolore è voler far sì che quel dolore si allontani il più presto possibile, però in questa maniera voi lo prolungate.
La mente silenziosa e le percezioni che si vivificano [vdc22]
Le basi della Via della conoscenza. Comunque voi avete bisogno dei concetti e allora adesso andrò ben oltre il vostro modo di ragionare e affronterò il tema sulla mente silenziosa e sulle percezioni che si vivificano.
L’essenza dell’esperienza umana è il lasciare andare [vdc21]
Le basi della Via della conoscenza. Se l’uomo non scopre il nuovo, non può maturare, però per maturare bisogna accettare che ciò che oggi si è domani non sia, che ciò che oggi si ama domani non sia, che ciò che oggi si pensa domani non sia.
Il concetto non è la realtà, poiché la realtà è inafferrabile [vdc20]
Le basi della Via della conoscenza. Non v’è modo d’inoltrarsi sul terreno della non-mente se non mettendovi via, via in imbarazzo, se non sradicando i vostri concetti, se non facendovi intuire che tutto ciò che voi dite è astrazione, è costruzione concettuale ed è eredità del passato: non è presente e non può essere futuro, ma è solo eredità del passato.