La casualità dell’amore [75A]

L’amore non è quello che voi identificate nel concetto di dono; l’amore è restare nell’azione, punto. Non in assenza di pensieri, però consapevoli che il dono è nel farsi dell’azione, incontrando e inglobando anche l’imprevedibilità dell’azione dell’altro.

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Ciò che è/1: nell’accadere coglierai l’essere Coscienza [vdc1]

Le basi della Via della conoscenza. Se mai l’uomo arriva al punto in cui tutto accade, ciò non significa che egli se ne infischi di ciò che avviene attorno a lui e quindi non significa che se ne infischi delle sofferenze altrui, o dell’uomo che gli tende la mano; significa soltanto che il suo modo di guardare a tutto ciò diventa senza attaccamento.

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Se un dono d’amore è casuale, che dono è? [74A]

Pensateci, non è proprio così che voi vedete l’amore! Però questo vi spiega perché il dono vi parla sempre di qualcosa che è andato storto rispetto al vostro desiderio di donare, perché risulta proprio differente dal vostro progetto; e quello che alla fine valutate non è l’amore progettato ma è quello realizzato.

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L’amore-dono incontra l’imprevedibilità dell’altro [72A]

Queste voci dell’Oltre, affrontando la tematica dell’amore-dono, vi stanno sorprendendo perché vi dicono che si compie solo nell’azione, e che nel suo farsi – quindi non quando è concluso e voi lo rivisitate all’indietro, e nemmeno quando lo proiettate in avanti – incontra sempre l’imprevedibilità altrui.

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Né il dono né i suoi effetti vi appartengono[70A]

Queste voci vi stanno parlando di dono come concetto di cui l’umano si appropria, dicendosi: “Io dono, io sono per gli altri nel mio offrire!”. Quindi, che cosa ne faccia l’altro e che effetti produca in lui ciò che voi chiamate il ‘vostro dono’ non vi riguarda proprio.

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