La mente nella visione della Via della conoscenza

L’uomo è dotato di autoconsapevolezza, cioè del pensiero che riflette su se stesso. Non si tratta soltanto di pensare, ma di un pensiero che, riflettendo su di sé, fa percepire all’uomo se stesso, ciò che gli sta attorno e la relazione fra ciò che sta attorno a sé e in sé; tutto questo attraverso l’attività intellettiva, sia razionale che intuitiva e deduttiva.

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Il fascino di ogni fatto nella Via della conoscenza 4

Una voce: Il mondo che si affaccia e che incontrate ogni giorno non è, come voi pensate, stretto intorno al vostro centro di individualità, ma è fatto del quotidiano delle piccole cose, dei semplici gesti, degli incontri che nascono e si perdono e della fugacità dei pensieri e delle emozioni nel qui e ora e nel [loro] nascere e scomparire.

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Gratuità e impermanenza nella Via della conoscenza 3

Una voce: Comprendere la gratuità significa non inserirla nella dimensione dualistica che applicate anche all’evoluzione, dove riuscite a concepire solo due poli: l’umano e il Divino. Noi vi diciamo che tutto c’è già in ogni cosa che accade, al di là della capacità dell’uomo di riconoscerlo.

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Gratuità e mistero secondo la Via della conoscenza 1

Una voce: Parlare di gratuità a chi non concepisce la vita semplicemente come ciò che toglie, toglie, priva, priva e libera dalle catene mentali, ma come qualcosa di cui servirsi, oppure un tempo da occupare in qualche modo, significa davvero stravolgere i concetti che avete edificato su voi stessi e sulla vita.

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